Corriere Fiorentino

Il presidente della Cei Bassetti «Nessun migrante sia lasciato morire in mare»

Il presidente della Cei Bassetti celebra San Benedetto: «Lo straniero è ospite, non nemico»

- di Mauro Bonciani

«Torno qui, sulla “terrazza” di San Miniato dopo 24 anni ed essere nella mia città, nella mia chiesa è sempre una grande emozione». Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana ieri è tornato alla basilica per celebrare la messa nella festività di San Benedetto da Norcia e il millenario della chiesa simbolo di Firenze, retta proprio dai benedettin­i. Una festa, ma anche l’occasione per ribadire il suo pensiero e quello della Chiesa su migranti ed accoglienz­a. «Non si può chiudere il porto quando arriva una nave che è piena di disgraziat­i che sono dei crocifissi: che nessuno sia lasciato morire in mare, lo chiedo col cuore», ha detto prima della funzione religiosa.

Il cardinale è stato accolto dall’abate Bernardo Gianni e da molti fedeli, che hanno affollato la cripta, luogo in cui si è tenuta la celebrazio­ne. «Le siamo grati per la sua presenza — ha detto l’abate — Lei si è affacciato sulla nostra terrazza, dalla lapiriana “città sul monte” in questa che è un’occasione di pace e incontro con il volto di Cristo che da 1.000 anni generazion­i di credenti hanno desiderato».

Nell’omelia Bassetti ha sottolinea­to l’importanza dell’accoglienz­a, alla base della regola monastica benedettin­a e delle radici cristiane dell’Europa. «Senza Benedetto non esisterebb­e l’Europa che conosciamo: l’Europa non può dimenticar­e le sue radici cristiane. Di ospitalità c’era particolar­mente bisogno del tempo in cui il monachesim­o occidental­e compiva i suoi primi passi al tempo delle invasioni barbariche. L’ospite non era visto come un pericolo, come spesso succede ora, ma come Cristo stesso che bussava alla porta. E la civiltà e la società — ha sottolinea­to — faranno un passo decisivo quando lo straniero da hostis, nemico, diventerà hospes, ospite».

Anche a messa finita il presidente dei vescovi italiani ha ricordato il «sindaco santo» Giorgio La Pira — «abbattere i muri e costruire ponti, ha detto, parole di un santo» — e ribadito la necessità di accogliere. «La logica del Cristianes­imo rimane accogliere, accompagna­re, integrare come dice il Papa: e certamente, se c’è una nave che sta nel mare, non si può chiudere i porti. È un problema che non riguarda solo l’Italia ma l’Europa e il mondo». «Non entro nelle questioni del governo — ha aggiunto Bassetti — dico quello che è il pensiero della Chiesa, cioè prendersi cura. Gli uomini si distinguon­o in due categorie: chi ha cura dell’altro e chi considera l’altro qualcuno che mi fa paura, da cui mi devo difendere. E la paura paralizza.».

Il pensiero della Chiesa

Non si chiude il porto quando arriva una nave piena di disgraziat­i che sono dei crocifissi L’Europa non può dimenticar­e le sue radici

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 ??  ?? Al centro il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei; alla sua sinistra l’abate di San Miniato al Monte, Bernardo Gianni
Al centro il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei; alla sua sinistra l’abate di San Miniato al Monte, Bernardo Gianni
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