La Fiorentina e CR7, una grande sfida non solo sul campo
Nuovo stadio e casa per la «cantera»: l’arrivo in Italia di CR7 è una sfida, non solo sul campo
«Noi Aldo...voi Rivaldo». Era il 1999, al Franchi arrivava il Barcellona e, la Curva Fiesole, accolse così il fuoriclasse brasiliano. Aldo era Firicano e, guidava la difesa viola. E ancora: «Voi Figo, noi...». Battute, ironia, orgoglio: lo spirito goliardico di Firenze. Ora però, la questione si è fatta più seria. Va bene il sarcasmo, ma poi? È la grande discussione scatenata dal ciclone CR7 (Cristiano Ronaldo, per quei pochi che non masticano di pallone). Il calcio italiano saprà sfruttarlo o si lascerà travolgere?
Perché se c’è una lezione da cogliere nell’arrivo sotto una pioggia di milioni del super talento portoghese, è che programmando, investendo non solo sui calciatori, si può arrivare in alto. Molto in alto. Toccato il fondo nel post calciopoli, la Juventus è tornata più forte di prima. Come ci è riuscita? Investendo prima di tutto sulle strutture: lo Juventus Stadium. Capace (da solo) di regalare ai bianconeri introiti fino ad allora sconosciuti. Eppure, a Torino, non si accontentano. È stato appena inaugurato infatti il nuovo centro sportivo della Continassa. È costato 100 milioni di euro (quanto Ronaldo), e al suo interno si trovano 4 campi di allenamento, palestre, piscine, negozi, una scuola internazionale, un hotel e tanto altro ancora. Tra l’altro, in queste ore, lo Juventus store di Milano sta vendendo le maglie bianconere numero 7 al ritmo di una al minuto.
Così si diventa grandi. La Fiorentina lo sa, e sta cercando di seguire quella strada. Basta pensare alla prossima realizzazione del centro sportivo per il settore giovanile. La proprietà ci tiene parecchio, tanto da aver stanziato circa 30 milioni e, entro fine mese, è attesa la decisione finale sull’area dove costruirlo. E poi, ovviamente, lo stadio. L’ok alla variante urbanistica per Castello libera, di fatto, l’area Mercafir, dove la Fiorentina dovrebbe costruire il nuovo impianto e i Della Valle hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare il progetto definitivo. Senza dil’identità. menticare le risorse «classiche». La nuova legge per la ripartizione dei diritti tv, ad esempio, permette alla Fiorentina di ridurre il gap con le grandi anche se, ad oggi, non è ancora possibile quantificare quanto concretamente entrerà nelle casse viola.
Il motivo? Cristiano Ronaldo. Si torna sempre lì. La serie A infatti non ha ancora venduto i diritti per l’estero ed è ovvio che l’arrivo del portoghese mette la Lega in una posizione di forza. Non solo. Nel nuovo contratto con Sky e Perform infatti è previsto un ulteriore beneficio per i club in base ai nuovi clienti che decideranno di abbonarsi alle due piattaforme e l’ex Real Madrid, di certo, spingerà verso l’alto le richieste. Ma c’è un’altra risorsa che la Fiorentina deve saper sfruttare: Perché i giovani, oggi, tifano sempre più per il campione e sempre meno per la maglia. Il rischio, è che con CR7 cresce a dismisura il numero di tifosi bianconeri. Anche a Firenze.
Già ieri, alcuni negozianti fiorentini, raccontavano di aver ricevuto richieste per la maglia numero 7 della Juve. Come difendersi? Tenendo i propri campioni, per dirne una. Troppe volte i bambini di questa città si sono innamorati di un talento (Salah, Bernardeschi...) salvo poi vederli volar via. Oggi c’è Chiesa, soprattutto, e trattenerlo significa tenere viva la fiamma del tifo viola. Anche, e soprattutto, tra i più piccoli. Discorso simile per il mercato in entrata.
Ricordate Mario Gomez? Quello è l’esempio perfetto per capire come una sola operazione possa riavvicinare tifosi e squadra. Altro aspetto importante è la cura della storia e, da questo punto di vista, molto è stato fatto: il legame col calcio storico, le feste per i 90 anni, le nuove maglie con i pantaloncini neri. Bastava leggere le reazioni dei tifosi alle foto fatte al Piazzale Michelangelo. «Non saremo mai i più forti, ma siamo i più belli», ha scritto qualcuno. E pazienza se qua non arriverà mai Cristiano Ronaldo.
I piani del club viola Entro fine mese l’annuncio della zona dove costruire il centro delle giovanili