«Prima Fiesoli, ora l’ingiustizia»
Foto-protesta delle vittime del Forteto contro la scarcerazione: noi traditi due volte
Rodolfo Fiesoli è libero. E molti dei ragazzi fuggiti dal Forteto oggi si sentono vittime due volte. Così lanciano una rivolta social: «Sono Debora, vittima del sistema Forteto-Fiesoli e vittima della (in)giustizia dello Stato italiano». È quanto recita il cartello che Debora Guillot regge in mano, in una foto pubblicata su Facebook. Non è l’unica, le vittime del Forteto ieri si sono sentite e hanno deciso di far partire un flash mob sui social. Subito si è unito Emanuele Bimonte, poi Marika Corso, e ancora Lara Volpi, Sergio Pietracito, Iris Mameli, che si sono ritratti in foto con un cartello dal messaggio simile. Altri sarebbero pronti a farlo nelle prossime ore.
Tutti hanno vissuto nella comunità e, pur affrontando circostanze molto diverse, ne sono usciti con profonde ferite. Alcuni sono stati riconosciuti vittime nel processo, altri non hanno avuto la stessa possibilità perché i fatti erano prescritti, altri ancora sono riusciti a lasciare la comunità col progetto di accoglienza dell’associazione Artemisia.
La rivolta social nasce dalla decisione della Cassazione di scarcerare il «profeta» del Forteto, Rodolfo Fiesoli: la sua condanna per maltrattamenti e abusi sessuali è definitiva, ma non lo è ancora la pena che andrà ricalcolata in Appello. Dopo la liberazione a neppure sette mesi dall’arresto, larga parte della politica è insorta, ha gridato allo «scandalo» contro la decisione della Corte, ma la Camera penale di Firenze ha difeso gli ermellini perché «le sentenze di condanna si eseguono quando la pena viene definitivamente fissata». Al di là della questione in punta di diritto, la presenza di Fiesoli a piede libero in Mugello a molte vittime fa paura. Tra chi vive vicino a San Piero, l’attuale residenza del profeta, c’è chi ha deciso di non uscire più di casa per timore di incontrarlo, tra chi abita lontano c’è chi confessa: «Spero solo che per Fiesoli arrivare qui sia lunga, ma ho paura sul serio».
Sul fronte politico, oggi alla Camera dovrebbe essere depositata la richiesta di Forza Italia di mettere in calendario l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sul Forteto. Mentre da Firenze, il consigliere regionale Pd, Paolo Bambagioni, lancia un appello al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio perché commissari la cooperativa Il Forteto: «Alcuni complici del Fiesoli — dice Bambagioni — rimangono in posizioni dominanti all’interno della coop continuando ad intimidire le vittime che ancora ci lavorano. Questa situazione non è più tollerabile. Anche nell’interesse del rilancio commerciale della coop, il commissariamento è indispensabile così come un nuovo management».