Tram, le aziende si tengono le chiavi dei cantieri Oggi l’incontro
Oggi faccia a faccia con Fincosit, atteso anche il sindaco. Giorgetti: ritardi, ma niente panico
«Se chiameranno i carabinieri, lo faremo anche noi». Oggi alle 10 le imprese fiorentine, subappaltatrici delle ultime opere della linea 2 della tramvia, terranno un incontro con i giornalisti presso i cantieri che hanno bloccato perché non pagate da quasi un anno. Ma di fatto è un presidio, in vista dell’arrivo dei rappresentanti di Gl Fincosit che, dopo la decisione di queste aziende di sospendere i lavori, ha scritto loro chiedendo la restituzione dei cantieri. Gl Fincosit si presenterà stamani per chiedere le «chiavi». Le aziende non hanno intenzione di darle: vogliono essere prima pagate. Ma intanto Gl Fincosit ha fatto ripartire i lavori, con altre aziende subappaltatrici, in alcuni cantieri vicino a Palazzo Mazzoni. Solo che al cantiere, fino a ieri sera, era prevista la presenza anche del sindaco Dario Nardella, chiamato dalle imprese fiorentine.
Una guerra legale, ma anche sul campo, prevedibile, dopo la richiesta di commissariamento della stessa Gl Fincosit. Una scelta che ha congelato, al momento, i tentativi di sbloccare i pagamenti. L’assurdo è che al netto della crisi finanziaria di Gl Fincosit (a cui sono stati affidati i lavori da Tram spa), i soldi ci sono, nei conti correnti del pool di banche guidato da Mps. Solo che, scorrendo la richiesta di concordato avanzata da Gl Fincosit, si legge che molti grandi appalti (esteri e al nord Italia) potrebbero essere dismessi. Invece, altri — tra cui la tramvia fiorentina — dovrebbero rimanere nella spa che sarà gestita dal commissario in fase preventiva, che doveva esser nominato ieri. È a lui, ma soprattutto a Tram spa e banche, che si rivolge l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. «Siamo impegnati al massimo per far partire la linea 3 che sarà un grande successo di tutta la città. Se siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo contro tutto e tutti, riusciremo a raggiungere il traguardo anche per la linea 2. I problemi sono noti, come amministrazione comunale siamo impegnati, anche stavolta, pancia a terra per sbloccare questa situazione. La nostra parte l’abbiamo fatta: abbiamo pagato puntualmente gli stati di avanzamento. Adesso spetta al concessionario e alle banche fare un passo avanti». Così come chiede ora di non parlare di ritardi: «Sui tempi, finché non sappiamo quando riprenderanno i lavori non ha senso parlare di eventuali ritardi. Quindi niente panico, come avvenuto per la linea 3 i problemi ci sono, ma li supereremo. Sul concordato e sui rapporti interni al concessionario non possiamo dire niente perché non abbiamo tutte le informazioni».
Anche la Cgil di Firenze chiede che si sblocchi la vicenda: «I lavori della tramvia devono finire, non si può prendere in ostaggio una città. Dopo mesi che le aziende in subappalto non vengono pagate da parte del concessionario dei lavori GL Fincosit, bisogna trovare le soluzioni perché questa importante infrastruttura venga messa in funzione» chiede la segretaria della Camera del lavoro di Firenze. E aggiunge: la tramvia non si fermi qua, «si affronti il suo ampliamento verso le direttrici utili a spostare le persone che si muovono per lavorare e per sostenere un sistema di sviluppo basato sul trasporto collettivo pubblico su rotaia che garantisce la qualità degli spostamenti».