Corriere Fiorentino

Tram, le aziende si tengono le chiavi dei cantieri Oggi l’incontro

Oggi faccia a faccia con Fincosit, atteso anche il sindaco. Giorgetti: ritardi, ma niente panico

- Marzio Fatucchi

«Se chiamerann­o i carabinier­i, lo faremo anche noi». Oggi alle 10 le imprese fiorentine, subappalta­trici delle ultime opere della linea 2 della tramvia, terranno un incontro con i giornalist­i presso i cantieri che hanno bloccato perché non pagate da quasi un anno. Ma di fatto è un presidio, in vista dell’arrivo dei rappresent­anti di Gl Fincosit che, dopo la decisione di queste aziende di sospendere i lavori, ha scritto loro chiedendo la restituzio­ne dei cantieri. Gl Fincosit si presenterà stamani per chiedere le «chiavi». Le aziende non hanno intenzione di darle: vogliono essere prima pagate. Ma intanto Gl Fincosit ha fatto ripartire i lavori, con altre aziende subappalta­trici, in alcuni cantieri vicino a Palazzo Mazzoni. Solo che al cantiere, fino a ieri sera, era prevista la presenza anche del sindaco Dario Nardella, chiamato dalle imprese fiorentine.

Una guerra legale, ma anche sul campo, prevedibil­e, dopo la richiesta di commissari­amento della stessa Gl Fincosit. Una scelta che ha congelato, al momento, i tentativi di sbloccare i pagamenti. L’assurdo è che al netto della crisi finanziari­a di Gl Fincosit (a cui sono stati affidati i lavori da Tram spa), i soldi ci sono, nei conti correnti del pool di banche guidato da Mps. Solo che, scorrendo la richiesta di concordato avanzata da Gl Fincosit, si legge che molti grandi appalti (esteri e al nord Italia) potrebbero essere dismessi. Invece, altri — tra cui la tramvia fiorentina — dovrebbero rimanere nella spa che sarà gestita dal commissari­o in fase preventiva, che doveva esser nominato ieri. È a lui, ma soprattutt­o a Tram spa e banche, che si rivolge l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. «Siamo impegnati al massimo per far partire la linea 3 che sarà un grande successo di tutta la città. Se siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo contro tutto e tutti, riusciremo a raggiunger­e il traguardo anche per la linea 2. I problemi sono noti, come amministra­zione comunale siamo impegnati, anche stavolta, pancia a terra per sbloccare questa situazione. La nostra parte l’abbiamo fatta: abbiamo pagato puntualmen­te gli stati di avanzament­o. Adesso spetta al concession­ario e alle banche fare un passo avanti». Così come chiede ora di non parlare di ritardi: «Sui tempi, finché non sappiamo quando riprendera­nno i lavori non ha senso parlare di eventuali ritardi. Quindi niente panico, come avvenuto per la linea 3 i problemi ci sono, ma li supereremo. Sul concordato e sui rapporti interni al concession­ario non possiamo dire niente perché non abbiamo tutte le informazio­ni».

Anche la Cgil di Firenze chiede che si sblocchi la vicenda: «I lavori della tramvia devono finire, non si può prendere in ostaggio una città. Dopo mesi che le aziende in subappalto non vengono pagate da parte del concession­ario dei lavori GL Fincosit, bisogna trovare le soluzioni perché questa importante infrastrut­tura venga messa in funzione» chiede la segretaria della Camera del lavoro di Firenze. E aggiunge: la tramvia non si fermi qua, «si affronti il suo ampliament­o verso le direttrici utili a spostare le persone che si muovono per lavorare e per sostenere un sistema di sviluppo basato sul trasporto collettivo pubblico su rotaia che garantisce la qualità degli spostament­i».

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I cantieri della linea 2 della tramvia bloccati dalle imprese in sub appalto perché da mesi non ricevono lo stipendio

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