Il M5S spiega in tv la sua posizione «Pista più piccina»
«Pista parallela, ma più piccina». Mentre infuria la polemica sul futuro dell’aeroporto di Peretola sull’asse tra Firenze e Roma, il capogruppo del M5S in Consiglio regionale apre, con una battuta al Tgr Toscana, alla possibilità che la pista sia davvero parallela, ma più «piccina». Solo dopo spiega meglio la posizione del Movimento 5 Stelle. Dice Giacomo Giannarelli: «O si dà attuazione al vecchio progetto del 2003 (2.000 metri e pista di rullaggio, mantenendo quella attuale, ndr) oppure chi vuole un nuovo aeroporto deve presentare un nuovo progetto con pista a 2.000 metri, e si vedrà se è compatibile. L’attuale progetto con pista di 2.400 metri, solo un Master plan, ha ottenuto 140 prescrizioni che rendono l’opera irrealizzabile e il procedimento pare essere illegittimo e con difformità urbanistiche con due Comuni. L’obiettivo è quello di mantenere l’aeroporto di Pisa come unico di rilevanza internazionale, potenziare i collegamen-ti ferroviari Santa Maria Novella-Pisa Centrale, riqualificare Peretola come city airport». Poi, con una diretta Facebook, precisa (dopo una raffica di critiche da parte anche degli attivisti a 5 Stelle, a quanto pare): «Non ci sono accordi sottobanco con Pd o ministero. Chi critica casca nei tranelli». Lorenzo Falchi non ci sta: il sindaco di Sesto (Sinistra Italiana) si dichiara «sbigottito da Giannarelli. I 2 mila metri non cambiano nulla: o si sta dalla parte dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, dell’idea del parco della Piana come elemento ordinatore per la crescita dell’ultimo spazio vuoto del nostro territorio, o si sceglie la strada dell’insostenibilità, della distruzione dell’ultimo polmone verde della Piana. Speriamo Giannarelli parli a titolo personale, perché altrimenti saremmo davanti ad una giravolta, poco compatibile con chi vuole governare il Paese».
Due ipotesi
Per Giannarelli si deve tornare al progetto del 2003, oppure ridurre la pista parallela