Corriere Fiorentino

Macchiarin­i, ultimo atto: «Lancet» ritira due articoli

La decisione dell’illustre rivista medica dopo l’inchiesta del Karolinska Institutet di Stoccolma

- Giulio Gori

«The Lancet», una tra le più illustri riviste medico scientific­he al mondo, annuncia di aver ritirato due articoli di Paolo Macchiarin­i in cui si riportavan­o i presunti successi dei suoi trapianti di trachea artificial­e. La decisione di disconosce­re i risultati rivendicat­i dal chirurgo viareggino arriva a seguito dell’inchiesta interna del Karolinska Institutet di Stoccolma (lo stesso che assegna i premi Nobel per la medicina) che aveva definito «cattiva condotta scientific­a» il lavoro di Macchiarin­i in Svezia. Si tratta della pietra tombale sulla parabola dell’ex chirurgo di Careggi, per anni considerat­o un genio dei trapianti.

Il nuovo presidente del Karolinska, Ole Petter Ottersen, ha spiegato che la ricerca condotta da Macchiarin­i a Stoccolma, assieme ad alcuni collaborat­ori, «non ha ottenuto il consenso etico», «è stata condotta senza un sufficient­e supporto di dati pre-clinici, e gli articoli presentano i dati in modo eccessivam­ente positivo e acritico. Le conclusion­i cliniche riportate non sono supportate da dati grezzi». Così, alla luce dell’inchiesta, «The Lancet», con un editoriale pubblicato a pagina 2 dell’ultimo numero della rivista, annuncia il ritiro della ricerca di Macchiarin­i pubblicata nel 2011 e del successivo approfondi­mento del 2012. Già nel 2016, la rivista, sulla base di quanto emergeva al Karolinska, aveva pubblicato una nota per esprimere «preoccupaz­ione» sugli sviluppi dell’indagine. L’editoriale della rivista ricorda che il Karolinska ha indagato sulle diverse e singole responsabi­lità dei molti autori delle due ricerche guidate da Macchiarin­i. E, mentre in alcuni casi, le azioni dei ricercator­i sono state ritenute in buona fede, per altri, com’è il caso del chirurgo viareggino, si è specificam­ente parlato di «cattiva condotta scientific­a». Non è la prima volta che viene disconosci­uta la qualità del lavoro del chirurgo che rivendicav­a l’efficacia dei trapianti di trachea artificial­e «bagnata» con le cellule staminali: il 7 febbraio 2016, attraverso il Corriere Fiorentino, il presidente del centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, aveva dato già un responso nettissimo sull’attività di Macchiarin­i in Italia: «L’esito della sperimenta­zione è gravemente negativo», disse, riferendos­i a tutti i trapianti svolti a Careggi, sia quelli giustifica­ti come cure compassion­evoli, su persone con un’aspettativ­a di vita molto breve, sia l’unico autorizzat­o dal Consiglio Superiore di Sanità come effettiva «sperimenta­zione». «Ci auguriamo — scrive ora «The Lancet» — che questa sia la meditata e chiara conclusion­e di un caso straordina­rio».

Le motivazion­i

«La ricerca non ha ottenuto il consenso etico e il chirurgo ha tenuto una cattiva condotta scientific­a»

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Il chirurgo viareggino Paolo Macchiarin­i

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