Nuova pista, fronte comune contro il ministro
Bassilichi: irresponsabile cambiare il progetto. Confindustria: Firenze ne ha diritto
fronte dei favorevoli al potenziamento dell’aeroporto di Peretola alza la voce contro una revisione «al ribasso» del progetto di nuova pista, e lo spettro di un accantonamento tout court del progetto. Se il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, pubblicamente, si limita ad augurarsi che non ci siano nuovi stop e attende la conferenza dei servizi convocata per il 7 settembre a Roma, altri vanno all’attacco: «Firenze si rivolterebbe non solo a livello economico ma a livello di tutti i cittadini, perché tutti i cittadini verrebbero privati di un qualcosa a cui hanno perfettamente di- ritto», annuncia Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze, secondo cui la politica «deve dare continuità, certezze, sicurezze, e non deve pensare sempre e solo al consenso».
L’idea di pista da 2.000 metri anziché 2.400 come da masterplan, rilanciata dal M5s, non convince né Salvadori («non ci sono le ragioni per cui si deve cambiare una pista che ha superato tutti gli ostacoli», sostiene), né Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio e del comitato per il sì al potenziamento, secondo cui è irresponsabile «bloccare un’opeIl ra sana, perché così attraverso la Via viene definita, o pensare solo di bloccarla facendo delle affermazioni anche caotiche, in confusione e anche in contraddizione l’una con l’altra».
Un’analisi che fa il paio con quella di Palazzo Vecchio: «O si fa quello che è stato deciso da tutti e con tutte le norme e i documenti, oppure vuol dire che non lo si vuole fare», tuona il sindaco Dario Nardella. «Non hanno le idee chiare questi signori del governo — aggiunge — stanno facendo un dispetto ai fiorentini».