Il parcheggio più caro diventa ancora più caro Ma pensa ai residenti
Nel parcheggio di Santa Maria Novella una zona solo per i residenti. E il costo oraria sale a 4 euro
Meno posti a rotazione, un piano per servizi rivolti ai passeggeri ferroviari in arrivo e partenza, spazi destinati ai residenti. Questo è il futuro del parcheggio interrato alla stazione dalla giunta Nardella. Ma se il futuro progetto è tutto da realizzare, l’unica certezza è che le tariffe potranno salire da subito da 3 a 4 euro l’ora, nel parcheggio già più caro di Firenze.
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Un piano invece sarà riservato alla sosta breve per il carico e scarico dei passeggeri
L’unica cosa certa è che Firenze Parcheggi potrà far salire il costo della sosta nella struttura sotto alla stazione di Santa Maria Novella fino a 4 euro l’ora (ora è 3). E quei posti auto resteranno così quelli più cari di Firenze. Ma l’obiettivo del Comune è di far cambiare pelle al parcheggio interrato della stazione. E soprattutto, farne sempre meno un attrattore di traffico.
L’aumento delle tariffe è una scelta che va in questa direzione: si chiama «road pricing», più un parcheggio è vicino al centro, più costa, il prezzo dovrebbe scoraggiare a usare quella struttura. Ma nella delibera approvata ieri dalla giunta, su proposta dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, c’è molto di più.
Prima di tutto, arrivano i parcheggi per i residenti: una parte dei 4 piani sarà dedicata a quelli «pertinenziali», in vendita o in affitto lungo a chi abita nella zona. È un passaggio fondamentale per ridurre i posti complessivi. Ma non è l’unico.
Il primo piano interrato dovrebbe diventare, si legge nelal delibera, «un piano di servizi alla stazione». Una formulazione ampia e generica, per due motivi. Il primo, per lasciare margini per le varie proposte progettuali che potrebbero arrivare da Firenze Parcheggi o da altri soggetti privati. Il secondo, perché non è una scelta che il Comune (o Firenze Parcheggi) può prendere da sola: anche se l’intera struttura è in concessione, per un periodo lunghissimo (dovrebbe concludersi tra 60 anni), poi dovrebbe «tornare» a Grandi Stazioni. Ma soprattutto, cosa viene fatto sotto (dai futuri parcheggi brevi per chi lascia amici e parenti alla stazione, al possibile uso come fermata dei taxi, oppure spazi per la mobilità «sharing» di tutti i tipi), dovrà essere discusso con i proprietari del piano superiore. Palazzo Vecchio, con una nota, spiega che «questo cambiamento tiene conto di quanto si sia modificata la mobilità pubblica e privata negli ultimi 30 anni. Quando fu progettato e realizzato il parcheggio sotterraneo doveva assolvere una funzione di servizio sia alla stazione ferroviaria sia al centro storico non essendoci all’epoca sistemi di trasporto pubblico ad alta frequenza e basso impatto ambientale. Negli ultimi anni il parcheggio è diventato un polo attrattore di veicoli privati con un appesantimento della circolazione nella zona. Adesso con la messa in funzione della linea tranviaria T1 Leonardo e quella prossima della T2 Vespucci e la conseguente riorganizzazione del Tpl su gomma, è stato confermato il ruolo della stazione di Santa Maria Novella quale snodo fondamentale del trasporto pubblico cittadino». Ma per l’allestimento finale, ci vorrà ancora tempo. E idee nuove, funzionali, efficienti.