I viola sui pedali E Della Valle torna in ritiro
Non solo la tattica, i viola lavorano sul gruppo e sui fondamentali Blitz di Della Valle: «Il progetto c’è. Terremo i nostri campioni»
I giochi durante il MOENA riscaldamento e dopo l’allenamento, le gite in bicicletta come quella di ieri, con tanto di pranzo al ristorante. Il ritiro della Fiorentina a Moena è anche scherzi e risate come vuole Pioli che sta lavorando moltissimo sul gruppo. Se ne è accorto anche Andrea Della Valle, ieri in ritiro: «La squadra è di ottimo umore».
Divertimento, risate, fatica e sudore. C’è un po’ di tutto nel metodo di allenamento di Stefano Pioli. La regola base non scritta nello spogliatoio viola è proprio quella di affrontare ogni situazione col sorriso. È così che i giocatori vivono con maggiore serenità le sedute di lavoro concentrandosi per apprendere i numerosi concetti che vengono richiesti.
Parte tecnico-tattica e atletica: sono due i canali su cui l’allenatore ed il suo staff lavorano. Guai però a scindere le due fasi. Ogni giorno, a Moena ma anche a Firenze, la squadra inizia gli allenamenti con un riscaldamento ludico. Uno spazio in cui si gioca a tris con le casacche e i cerchi, oppure si devono spegnere le luci di una sofisticata attrezzatura allestita all’interno della palestra. L’obiettivo è prepararsi alla parte più faticosa in modo leggero. Lo staff tecnico è costantemente intento a studiare nuovi esercizi da proporre. Già, perché l’abitudine è il peggior nemico dell’allenamento.
Ieri mattina, seguendo proprio questo criterio, i viola hanno effettuato un’escursione in bicicletta. Un giro da Moena a Canazei, oltre quaranta chilometri tra andata e ritorno interrotti da un pranzo di squadra. Sì, perché non c’è innovazione che tenga: fare vari tipi di esperienze insieme contribuisce a creare legami umani fra i vari giocatori.
Un altro aspetto fondamentale è il desiderio dei giocatori di restare nel gruppo. Rispetto ad un anno fa la rosa è formata da giocatori che hanno scelto di restare con convinzione nella Fiorentina. E allora la presenza di ragazzi espansivi come Bryan Dabo, Vitor Hugo e altri facilita la preparazione. Pioli e i suoi collaboratori nel corso degli anni hanno affinato i loro metodi. Una tipologia aggiornata e per certi versi conservativa. Contrariamente a quanto credono in molti infatti, il ritiro non è più inteso come serbatoio di energie per la stagione. I giocatori svolgono un lavoro continuativo per mantenere sempre lo stato di forma, anche in vacanza.
Nel periodo estivo, come proprio in questi giorni, si cura nel dettaglio la preparazione alla partita. Pioli si occupa di curare la parte tattica e delle transizioni, ovvero la fase in cui si ha la palla o si deve recuperare. I vecchi moduli appartengono ad un gergo che nello spogliatoio viola non vengono più pronunciati da tempo ormai. L’allenatore, al contrario di come fanno tanti colleghi, cura anche la tecnica individuale. E probabilmente è anche questo uno dei motivi che spinge allenatori o chi studia per diventarlo a seguire le sedute viola.
Ma quella di ieri è stata una giornata importante a Moena anche per una inattesa visita. Dopo due anni di assenza dal ritiro, in serata è atterrato Andrea Della Valle insieme al presidente esecutivo Mario Cognigni. Il patron viola si è subito diretto in albergo per cenare e passare del tempo insieme alla squadra e all’allenatore. «Ho trovato molto buon umore. I ragazzi sono motivati, sono stato a lungo col mister. Vorrei stare qui ma devo andare via per lavoro e non potrò vedere l’amichevole col Verona. L’Europa? Ormai aspettiamo il Tas e giovedì sera commenteremo. Berardi? Abbiamo un’ossatura importante, ci sono tre giovani nuovi di prospettiva. Il portiere giovane è un grosso investimento. Ci sarà qualche ritocco, questo progetto ha tanto da raccontare. Abbiamo due tipi di mercato: tenere i campioni e fare acquisti».
Il patron Ho trovato una squadra di ottimo umore I ragazzi sono motivati e sono stato a lungo con il mister Abbiamo un’ossatura importante, ci sono tre giovani nuovi di prospettiva