Un nuovo bambino per l’Isolotto
Domani al via il Festival per il quartiere di Sieni: partiremo svelando una scultura in bronzo
È una città nella città l’Isolotto e ospita una comunità che, più di quella residente nei quartieri antichi limitrofi ai palazzi storici e nello stesso Oltrarno, parla vero fiorentino. Non è una suggestione solo nostra questa, ma è quanto ci suggerisce Virgilio Sieni che, da domani al 22 luglio, dedica a quella zona di espansione di Firenze nata negli anni ‘60 dalla visione larga di Giorgio La Pira, un festival, anzi il Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto: quattro giorni di performance alla maniera sua in trenta luoghi del quartiere, all’aperto o al chiuso. Quattro giorni che prendono il via domani alle 19, in piazza dei Tigli con l’inaugurazione di una scultura pubblica, in bronzo — nata da una scelta condivisa — che s’intitolerà Il bambino dell’Isolotto e che è offerta dall’officina artigiana Salvadori Arte di Pistoia.
«Non è casuale che si sia scelto questo soggetto — spiega Sieni che all’Isolotto è nato, qui ha imparato a condividere un concetto di comunità virtuoso, e che qui da dieci anni è tornato a vivere — avevamo trovato in un vecchio archivio di quartiere la foto in bianco e nero di un bimbo che piantumava un albero negli anni ‘60. E ci è parso che rappresentasse bene l’atto di nascita dell’Isolotto. Se a questo si aggiunge che la cura per i bambini connota da sempre il quartiere ecco è sembrata a tutti quella statua una buona carta d’identità di questo territorio e del progetto che si euro). E ancora gioielli, a partire da 300 euro (per un pendente) e da 1.000 euro per collane, orecchini con brillanti, bracciali e anelli con pietre preziose. Il battitore cercherà di tirar su il prezzo concorrenziale di mobili, specchi, argenti, ceramiche, arazzi, dipinti di Scuola senese, romana, veneta, napoletana. Interessante un dipinto attribuito a Paolo Veronese, «Cena in casa di Simone il Fariseo», stimato 8-12.000 euro. svolgerà da domani al 22 luglio fra le sue strade».
E qui bisogna lasciare andare Sieni a ruota libera perché argomenta bene il senso di quello che va a fare nei prossimi giorni: «Vedrete una performance di Claudia Caldarano alla Galleria Isolotto che s’intitola Giorno e Notte C’è anche una Lettera autografa di Ferdinando II del 1632. Nella Collezione di un privato toscano, dipinti del nostro ’800-900, tra cui un allievo di Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia, presente con l’olio «Barca in secca» (3.500-4.500 euro); ottimi affari anche nella sezione arte moderna e contemporanea: di Mario Schifano, «Paesaggio anemico» (base d’asta 1.500-2.500), e «Piccolo ovale» di Carla Accardi (3.500-4.500 euro). perché l’artista starà dentro per una quattro giorni nonstop; vedrete installazioni d’arte in aree verdi e ascolterete concerti all’aperto grazie alla collaborazione con il Maggio e con la Scuola di Musica di Fiesole (sempre il 19, quando contestualmente chi passerà da via Torcicoda dalle 10 alle 12 parteciperà a delle lezioni sul gesto ndr.); vedrete delle performance davanti al benzinaio di quartiere, davanti al parrucchiere, e ancora momenti musicali a Villa Vogel, ci sarà un Punto di lettura intitolata a Luciano Gori che tanto ha fatto per rendere la scuola della Montagnola, quella che è, un posto formativo che ha una solida base pedagogica, e il 22, per finire, dalle 10 inizierà una camminata — Per la Strada — accompagnata da momenti musicali e lezioni sul gesto che toccherà piazza dei Tigli e via Torcicoda». Come si vede si tratta in tutti casi di gesti scenici che hanno una forte valenza simbolica perché riportano alla memoria l’identità di un quartiere speciale, quello dove grazie alla figura di Don Mazzi, con cui lo stesso Sieni è cresciuto, parla una comunità sana. Dove chi si incontra si saluta e «se c’è da svuotare una cantina — aggiunge il coreografo — ancora lo si fa aiutati dal vicino di casa, dove si condividono attività di ogni tipo come accade alle Baracche Verdi, oggi attive». Per conoscere il programma dettagliato del Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto info www.virgiliosieni.it/nuovi-cantieri-culturaliisolotto/
Ispirati da una foto in bianco e nero di un ragazzino che pianta un albero negli anni ‘60, una buona carta di identità di questo territorio