Incontro tra Bekaert e ambasciata Via alla raccolta fondi
«C’è massima attenzione sulla vicenda Bekaert da parte del governo». A dirlo, ieri alla Camera, è stato il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Sulla prossima chiusura della fabbrica di Figline, col licenziamento dei 318 dipendenti, il ministro ha parlato di «mancanza di rispetto e di umanità da parte della multinazionale. Mi chiedo che senso abbia fare impresa senza un briciolo di responsabilità sociale». E ha annunciato un nuovo incontro con Bekaert al Mise per la settimana prossima. «Dal governo zero soluzioni e mille spot», ha attaccato il deputato di Forza Italia, Stefano Mugnai. Oggi, l’ambasciatrice italiana in Belgio, Elena Basile, incontrerà i vertici di Bekaert, mentre il 25 luglio vedrà il ministro belga dell’Economia, Kris Peeters. Ieri, invece, nell’incontro con i sindacati nello stabilimento di Figline, i lavoratori hanno annunciato di rimandare a mittente la proroga di 60 giorni che la multinazionale sarebbe disposta a concedere. E ora minacciano l’occupazione della fabbrica. «Se l’azienda non si smuove allora sia il Governo che con un decreto ad hoc obblighi Bekaert a rimandare la procedura di almeno un anno», dice Daniele Calosi di Fiom. E mentre ieri pomeriggio, a Figline, il governatore Enrico Rossi ha partecipato a un dibattito su Bekaert con Sergio Cofferati, chiedendo a Pirelli di «agire sulle commesse», la sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, assieme a Arci, Mcl e sindacati, ha lanciato una raccolta fondi per i lavoratori: spille con scritto «Io sto con i lavoratori Bekaert» e magliette con la vignetta di Mauro Biani. Come quella (foto) indossata dalla pallavolista Federica Stufi. (G.G.)