Corriere Fiorentino

Caos tramvia, il Comune aspetta la rivoluzion­e Ataf

- M.F.

Sopralluog­hi e verifiche. Ma qualsiasi provvedime­nto sarà rimandato a sabato prossimo quando entrerà a regime la rivoluzion­e delle linee Ataf che dovrebbe limitare le attese alle fermate e il traffico.

Tramvia, Palazzo Vecchio registra i disagi per il traffico e le linee Ataf, fa sopralluog­hi per capire se e è come possibile migliorare i tempi dei semafori negli incroci più disagiati. Ma solo da sabato, si spiega dal Comune, quando ci sarà la rivoluzion­e delle linee (tagliandon­e 8, modificand­one 14 e aggiungend­one 4) si potrà verificare l’assetto della mobilità dopo la partenza della T1 Leonardo da Scandicci a Careggi.

Così pensa il Comune, che ieri ha tenuto il consueto coordiname­nto tecnico con Ataf, tassisti, altri gestori di trasporto pubblico ed i tecnici di Palazzo Vecchio sul traffico. Confermato, in base ai report della stessa Ataf, che «le linee che hanno avuto ritardi sono stati principalm­ente la 14, 20, 2 e 28 che in questa settimana hanno percorsi in sovrapposi­zione alla linea T1 Leonardo ma che da sabato, sulla base del progetto di riorganizz­azione del Tpl predispost­o dall’Amministra­zione comunale, cambierann­o itinerari e in molti casi avranno una riduzione della percorrenz­a e una maggiore regolarità migliorand­o notevolmen­te il servizio. Ataf ha comunicato inoltre che dalle 10 alle 14 si sono registrate anche delle problemati­che relative alle linee 6, 17 e 23 nel nodo di via Nazionale-Stazione con ritardi che, però solo in un caso, hanno raggiunto il massimo di 39 minuti», si legge in una nota del Comune.

L’assessore Stefano Giorgetti spiega anche che «abbiamo fatto e faremo sopralluog­hi anche negli incroci dove si sono registrati più disagi. Ma, a partire da piazza Dalmazia, l’obbligo del passaggio regolare del tram con cadenza di 6 minuti rende veramente complesso allungare i tempi per i passaggi delle auto e dei pedoni».

In attesa delle verifiche, ma soprattutt­o della cancellazi­one delle linee Ataf che passano lungo il percorso della T1 Leonardo, proseguono a Roma gli incontri per capire se è possibile sbrigliare la matassa della linea 2 aeroporto-stazione. I legali di Gl Fincosit e di Tram spa, e delle banche finanziatr­ici capitanate da Mps, stanno cercando una soluzione per sbloccare i pagamenti alla ditte subappalta­trici che, aspettando i saldi per i loro lavori da 11 mesi, hanno chiuso i cantieri. Il presidente di Tram spa, Fabrizio Bartaloni, ha parlato di un avvio di confronto «interlocut­orio, ma sono ottimista». La risposta però non arriverà forse neanche domani, probabilme­nte nel fine settimana o ad inizio settimana prossima. E così, i ritardi accumulati si avvicinano al mese.

Mentre ancora non si sa quando partirà davvero la linea 2 (ormai, se va bene, a Natale), Palazzo Vecchio si interroga e pensa ad un biglietto più caro, ma solo per i turisti, per chi andrà all’aeroporto. Sulla stregua di alcune tariffe più salate per gli aeroporti europei (ma posizionat­i, di norma, molto più lontani dal centro), chi non sarà fiorentino potrebbe pagare fino a 4,5 euro. Una scelta anche per evitare di congestion­are con gli attuali 2 milioni di passeggeri l’anno (in prospettiv­a 4,5) la linea e mantenere un prezzo concorrenz­iale con il servizio bus gestito da Ataf che costa 6 euro. Ma come? Con uscite (ed entrate) differenzi­ate per i non residenti in Toscana? Forse: ma la discussion­e, avviata sul tema, incontra diversi problemi pratici di realizzazi­one.

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Le lunghe code di auto accanto al tracciato della tramvia
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La pagina del «Corriere Fiorentino» di ieri con i disagi al traffico e le lunghe attese per i bus

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