Corriere Fiorentino

Il bike sharing lancia l’operazione parcheggia bene

- Edoardo Semmola

«Parcheggia bene». Non è un semplice consiglio. Ma un invito talmente sentito dalle parti di Mobike, da voler intitolare così la loro nuova campagna. Accompagna­ta però da rincari, il costo del servizio è passato da 0,50 euro per 30 minuti a 0,69 per 29 minuti.

E anche da nuovi vincoli «geografici»: non è più possibile lasciare i mezzi al di fuori dei confini del Comune di Firenze, pena un ulteriore addebito di 7 euro per il recupero della bicicletta. Un cambiament­o, un passo indietro rispetto a prima sul piano della libertà di movimento, dettato da una serie di mancati accordi dell’azienda con i comuni della cintura. Ma è la qualità del parcheggio ciò che maggiormen­te preoccipa Mobike. Sono diventati troppi i casi — sostengono — di parcheggio tutt’altro che «sicuro» e «responsabi­le», le due nuove parole d’ordine dell’azienda di bike sharing. Capita infatti sempre più spesso che le bici vengano lasciate in proprietà private, negli spazi adibiti alle automobili, in mezzo a incroci, sui passi carrai, in strade troppo strette o in aree adibite alle fermate dell’Ataf. O in generale in qualunque posto crei intralcio agli altri mezzi. Casi tanto frequenti da convincere l’azienda sensibiliz­zare i propri utenti sulle pratiche utili e le regole da rispettare ogni volta che si ripone un mezzo. Regole semplici come usare «aree consentite visibili sulla mappa della app» o «vicino ad altre biciclette per fare una fila compatta». Firenze sarà capofila, da fine lugio, per questa iniziativa che poi si sposterà anche su Torino e Bologna. «Mobike deve essere riconosciu­ta — sottolinea l’ad di Evlonet, Alessandro Felici, che gestisce il servizio — come sinonimo di responsabi­lità verso la società e l’ambiente».

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