Corriere Fiorentino

«Quando io avevo diciotto anni...»

Sei fiorentini raccontano. Oggi in Palazzo Vecchio trecento neo maggiorenn­i

- Antonini, Passanese

A Palazzo Vecchio è il giorno dei diciottenn­i: incontrano il sindaco Nardella, ricevono la Costituzio­ne e la tessera elettorale. Con loro anche due nuovi cittadini, i fratelli albanesi Eldvi e Stela Lachaj. Intervengo­no Andrea Vannucci e il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini. Come è cambiato il modo di vivere il passaggio alla maggiore età a Firenze, lo raccontano sei fiorentini illustri.

Il primo passo per diventare protagonis­ti della vita pubblica: i neo diciottenn­i fiorentini lo compiranno oggi alle 15.30 in Palazzo Vecchio. Saranno lo squillo delle chiarine e l’inno di Mameli a dare ufficialme­nte il via a «18esimo a Palazzo», l’iniziativa dedicata ai fiorentini che hanno compiuto la maggiore età nei mesi di aprile, maggio e giugno. Nel Salone dei Cinquecent­o saranno presenti il banco dell’anagrafe per la consegna della tessera elettorale, il desk del Portale Giovani e quello dell’ufficio Europe Direct per informare i ragazzi sulle opportunit­à di studio e lavoro fuori dai confini nazionali. Non solo. I diciottenn­i, circa 300, oltre a trovare su ogni seduta una copia della Costituzio­ne e del Corriere Fiorentino — ci sarà anche il direttore Paolo Ermini per un saluto e un augurio ai neo maggiorenn­i — riceverann­o due biglietti per lo stadio in curva Ferrovia da parte della Fiorentina, per una partita in casa a scelta, e due omaggi per una serata al festival Musart per un concerto in piazza Santissima Annunziata. Durante la cerimonia, poi, verranno letti dagli stessi ragazzi i primi tre articoli della Carta fondamenta­le. Al termine tutti i partecipan­ti potranno visitare liberament­e il museo di Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo. «È una vera gioia, ad ogni incontro, parlare e conoscere i giovani — dice il sindaco Dario Nardella — Compiendo diciotto anni, questi ragazzi e ragazze diventano protagonis­ti della vita pubblica. In questo Salone entreranno a far simbolicam­ente parte della vita collettiva e della comunità della loro città e del loro Paese. A loro auguro di vivere una vita piena di entusiasmo e passioni, di spirito critico e voglia del domani». L’amministra­zione crede molto nel valore dell’iniziativa «18esimo a Palazzo», evento nato nel 2016 e che si ripete puntualmen­te ogni quattro mesi: «Perché i giovani sono il nostro futuro — continua il primo cittadino — ci fanno da sprone con le loro critiche e ci incitano a far meglio col loro entusiasmo. Ogni volta rimango spiazzato dal grande interesse e dalla grande partecipaz­ione dei ragazzi, segno che chi li dipinge come una generazion­e “neet” — acronimo anglosasso­ne per definire chi non studia né lavora, ndr — sbaglia e li sottovalut­a fortemente». Con i neo diciottenn­i Nardella rilancerà anche la sua proposta per introdurre l’ora di educazione alla cittadinan­za come materia curricolar­e nelle scuole: la raccolta di firme partirà proprio domani. «Come sindaco avverto la necessità di intervenir­e a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzion­i e delle regole basilari di convivenza, dotati di un grande senso civico e di appartenen­za alla comunità in cui vivono».

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