«Tre ritocchi per l’Europa»
Andrea Della Valle, a Moena dopo due anni, torna a parlare di «progetto» «La squadra è fatta all’85%, ora serve la creatività di Corvino. Rifiutati 100 milioni per i nostri gioielli»
Mercato, progetto stadio e il futuro. La visita di Andrea Della Valle nel ritiro di Moena è stata l’occasione per chiarire molti aspetti sui programmi della Fiorentina. Una cena con l’allenatore, una chiacchierata col gruppo e una passeggiata in centro. Vecchie abitudini che il patron viola ha ripreso dopo un’estate in cui non era passato dal ritiro.
Con la squadra
«Ho trovato atmosfera positiva. Pioli è soddisfatto ma si aspetta altri giocatori come alcune uscite per sfoltire la rosa». Nel ritiro viola Della Valle ha parlato molto con l’allenatore, assicurandogli che la società è al lavoro per migliorare la rosa e che presto arriveranno i ritocchi. Si è intrattenuto anche con Pezzella, il nuovo capitano che ha ereditato la fascia di capitano da Davide Astori. Al campo di allenamento invece è stato colpito dai nuovi arrivi, oltre che dalle certezze. «Sono ragazzi interessanti, però non voglio fare un nome per non fare torto agli altri».
Tocca a Corvino
Ancora un mese di tempo per fare le operazioni in entrata e in uscita prima della fine del mercato. La Fiorentina aveva inizialmente stanziato circa venti milioni per l’attuale campagna acquisti. Fino ad ora questa cifra è stata spesa per il riscatto di Pezzella (10) e gli acquisti di Lafont (8), Hancko (3,5) e Ceccherini (3). L’unica uscita significativa è stata quella di Bruno Gaspar (4,5). «Il direttore può fare mercato creativo, è molto bravo in questo. Dalle cessioni possiamo ricavare risorse per fare un tesoretto e acquistare altri rinforzi» ha spiegato Della Valle. A differenza di altre società, come Napoli e Roma, la Fiorentina ha deciso di confermare i suoi migliori giocatori. «Sento parlare soltanto di Chiesa, ma abbiamo ricevuto offerte importanti anche per Simeone e Milenkovic e le abbiamo rifiutate tutte. Non vogliamo vendere i nostri gioielli». In attesa delle cessioni, Corvino potrà farà operazioni solo in prestito con diritto di riscatto per poter mettere sul prossimo bilancio le cifre stanziate e non gravare su quello attuale. «Rispetto a un anno fa la situazione è molto diversa. L’85% dell’ossatura è fatta, servono alcuni innesti. Il mercato è una partita a scacchi in cui i prezzi sono diventati assurdi. Dobbiamo attendere, i bilanci devono essere sani». Un riferimento preciso alla decisione dell’Uefa (che oggi potrebbe essere confermata definitivamente dal Tas) di escludere il Milan dalle competizioni europee proprio a vantaggio dei viola.
Il ritorno a Moena
A distanza di due anni, Adv è tornato nel ritiro viola. Volto sorridente e grande disponibilità, il patron è apparso felice e soddisfatto dell’ambiente che ha trovato.Tanti tifosi lo hanno salutato e abbracciato chiedendogli di allestire una Fiorentina competitiva. «Dobbiamo migliorare tutti, non è il momento di fare bilanci: adesso dobbiamo impostare di nuovo un bel rapporto. La nostra vicinanza non deve essere soltanto fisica, servono persone fidate intorno alla squadra». Compatibilmente con gli impegni nelle aziende di famiglia, Andrea cercherà di essere al fianco della squadra durante la prossima stagione. Il patron avrebbe voluto prolungare la permanenza in Val di Fassa più a lungo ma un’importante riunione nelle Marche fissata nel tardo pomeriggio di ieri lo ha costretto a ripartire subito.
Gli obiettivi
La prospettiva per la prossima stagione è raggiungere la qualificazione all’Europa League. «L’obiettivo è il settimo posto, ci sono almeno cinque società che sono davanti a noi. Vogliamo mantenere ciò che promettiamo, altri non si sbilanciano parlando di dove voglio arrivare. Noi dobbiamo puntare all’Europa League nonostante ci siano rivali attrezzate». La Fiorentina ci tiene a rimanere nel giro europeo in pianta stabile, per prestigio e per essere più appetibile agli occhi di giocatori e partner. «Negli anni abbiamo guadagnato credibilità fra qualificazioni in Champions ed Europa League, le squadre che hanno un bilancio simile al nostro hanno fatto peggio. L’Atalanta sta lavorando bene, è una bella realtà». Una delle concorrenti da battere per la prossima corsa all’Europa.