Da Figline al Csm
David Ermini eletto come membro laico. In Parlamento l’ex sindaco del Forte Buratti
Sarà l’ultima estate da parlamentare per David Ermini. Il «renzianissimo» deputato Pd è stato eletto ieri sera membro laico del Consiglio superiore della magistratura. Entrerà in carica il 24 settembre, alla Camera entrerà al suo posto l’ex sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti.
Avvocato, deputato già nella precedente legislatura ed ex presidente della Commissione giustizia, Ermini l’ha spuntata dopo giorni di scontro interno ed esterno al suo partito. Perché in realtà, fino a ieri mattina, si parlava di Massimo Luciani o dell’avvocato ed ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia come possibile indicazione del Pd. Che però, per ottenere la certezza di eleggere almeno uno degli 8 (non 5, come erroneamente abbiamo scritto ieri ndr) membri laici, espressione del Parlamento del Csm, doveva raggiungere un’intesa con le altre forze politiche, anche di maggioranza. Ermini l’ha spuntata solo ieri mattina, ed è stato un altro toscano, sempre «renzianissimo», il senatore Andrea Marcucci, assieme al collega capogruppo alla Camera Graziano Delrio, a comunicarlo. Così, con l’elezione di Filippo Donati, indicato dal voto sulla piattaforma Rousseau dagli attivisti M5S come uno dei tre nomi da presentare per questo ruolo, saranno due i nuovi toscani membri laici. Un elemento che fa ancora arrabbiare Stefano Colletti, deputato M5s, che aveva già stigmatizzato la scelta di persone fiorentine e, a suo parere, vicine al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «Stiamo eleggendo al Csm gli avvocati di Cav e Lega», dice riferendosi ai candidati «Michele Cerabona, avvocato di Berlusconi; Alessio Lanzi, già avvocato di David Mills e Fedele Confalonieri; Stefano Cavanna, avvocato della Lega Nord ». E Ermini? «Iperrenziano».