Colpi viola
Preso Norgaard, Gerson vicino Il tesoro di Rebic
«Servirà un po’ di creatività, ma i rinforzi arriveranno». Così, Andrea Della Valle, aveva provato a rassicurare chi si diceva preoccupato per il mercato della Fiorentina. Detto, e fatto. Nel senso che, nel giro di poche ore, si è passati dalle parole del patron, alla pratica di Corvino. Con la solita premessa: il dg non ha soldi, e si può muovere (quasi) esclusivamente sui prestiti.
E così, ecco l’idea: Gerson. Sì. Proprio lui. Proprio quello che, il 5 novembre scorso, trascinò la Roma nel 2-4 col quale la banda di Di Francesco fu capace di sbancare il Franchi. Segnò una doppietta, quel giorno, mettendo in mostra tutto quel talento che nell’estate del 2015 aveva convinto Walter Sabatini ad investire 16 milioni pur di portarlo alla Roma, strappandolo al Barcellona. Quel talento però, è spesso rimasto inespresso. Ci proverà Pioli, adesso, a valorizzarlo, visto che la trattativa tra club (per il prestito) è molto ben avviata. Nella testa di Corvino e, ovviamente, di Pioli, il brasiliano è da considerare soprattutto una mezzala,
Strategie
Con il possibile incasso dal croato si riaprirebbero le strade che portano a Pasalic e Pjaca. Maxi Olivera e Eysseric verso le cessioni
anche se può esprimersi benissimo anche da attaccante esterno di destra. Del resto, quella di avere a disposizione giocatori capaci di giocare in più ruoli, è una precisa richiesta dell’allenatore che, nel frattempo, pare essersi convinto a puntare definitivamente su Veretout come erede di Badelj. Il francese, per intendersi, sarà il mediano titolare. E la sua alternativa? Eccola: Christian Norgaard, centrocampista centrale danese classe 1994, arriva dal Brondby a titolo definitivo, firmerà un quadriennale, e già oggi sarà in Italia per le visite mediche.
La domanda è: con Veretout davanti alla difesa, chi giocherà da interno? Benassi, e un mister X che, incredibile ma vero, potrebbe anche essere Pasalic. Corvino infatti, nonostante le apparenze, non si è ancora arreso. Anche perché molto presto potrebbero arrivare in cassa un bel mazzo di soldi per i colpi veri. Quelli alla Pjaca, tanto per fare un esempio o (appunto) alla Pasalic. Per prenderli (a titolo definitivo o in prestito con obbligo di riscatto) servono (in totale) circa 35 milioni. Tanti. Almeno una ventina però potrebbero entrare in cassa se Rebic finisse al Bayern Monaco (o al Manchester Untited) per 40/45 milioni.
La novità infatti, e che novità, è che la percentuale che spetta ai viola sulla futura cessione del croato non è del 30, ma del 50%. Ecco perché Corvino tifa perché l’affare (per il quale ieri Fali Ramadani, agente dell’ex viola, è volato in Germania) vada in porto e che nel frattempo, magari, arrivino offerte concrete per i giocatori in esubero. Per Maxi Olivera, ad esempio, va registrato l’interesse del River Plate, mentre su Eysseric ci sono Marsiglia e Saint Etienne. Grazie alle loro cessioni, a Rebic, e in attesa di proposte per Cristoforo o Saponara, il dg spera di mettere insieme il tesoretto necessario per l’acquisto dei due titolari tanto attesi da Pioli: il centrocampista, e l’attaccante esterno. Nel frattempo, spazio alla creatività.