Incinta dopo la cura Muore all’ospedale
Ricoverata all’ospedale di Empoli, era al primo mese
Una 42enne di Vinci, incinta di quattro settimane, è morta all’ospedale di Empoli. È successo ieri mattina: la donna era ricoverata da sei giorni. Prima di restare incinta la 42enne si era sottoposta a una cura ormonale in previsione della procreazione assistita. «La cura potrebbe avere influito, oppure si è trattato di un caso simile a quello di Davide Astori», dicono dall’ospedale.
Il sogno di diventare mamma inseguito a lungo, la cura ormonale e la procreazione assistita che finalmente le permettono di restare incita. Ma, Barbara Squillace, 42 anni, di Vinci, muore dopo appena quattro settimane di gravidanza. È successo ieri mattina all’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove la donna era ricoverata da sei giorni per iperemesi gravidica (vomito ripetuto, con rischio di disidratazione e perdita di peso): si tratta di una complicazione della gravidanza che non è considerata grave e per questo ora le autorità sanitarie indagano per cercare di capire cosa possa essere successo.
Il principale sospettato è una reazione avversa alla cura ormonale cui era stata sottoposta per restare incinta.La donna, che per la gravidanza era stata seguita dall’ospedale di Careggi, dove grazie alla procreazione era rimasta incinta (ma era ancora troppo presto per sapere se si trattasse di una gestazione semplice o gemellare), una settimana fa si è sentita male e si è rivolta all’ospedale di Empoli, dove è stata ricoverata in una camera singola. Le sue condizioni sono rimaste stabili fino all’alba di ieri, non avevano destato particolari preoccupazioni tra i medici del reparto di ginecologia diretto dal dottor Marco Filippeschi.
Per il protrarsi del vomito, mercoledì sera, era però stato necessario iniziare una terapia enterale, la nutrizione attraverso un sondino. Ieri mattina, alle 6,45, durante il consueto «giro» di terapia, la paziente sembrava stare bene, era vigile. Il marito era sempre accanto a lei nella stanza. Alle 7,40, però, l’ostetrica di turno si è accorta che la situazione era precipitata, la donna era incosciente, non respirava. Neppure il marito si era accorto di nulla. Le manovre di rianimazione però non sono servite a salvarla. «L’evento — spiegano dall’ospedale — si è verificato in maniera improvvisa e inopinata». Il marito per il momento non ha sporto denuncia, ieri mattina ha parlato con polizia e carabinieri ma non ha voluto formalizzare alcun esposto. Da parte sua, l’Asl Toscana Centro ha messo un team di psicologi a disposizione dei famigliari, ha segnalato il caso al Rischio Clinico regionale perché indaghi su eventuali errori medici (al momento esclusi) e ha disposto il riscontro diagnostico sulla salma, che sarà svolto oggi ad anatomia patologica a Pistoia. Il principale sospetto dei sanitari dell’ospedale di Empoli è che la morte possa essere una reazione avversa alla cura ormonale cui la donna era stata sottoposta: nella letteratura scientifica sono riportati casi di embolia polmonare conseguenti a questo tipo di terapia. Ma non è escluso che si possa essere trattato di una morte improvvisa cardiaca, del tutto indipendente dalle cure per la gravidanza: «Potrebbe essere la cura ormonale o potrebbe essere un caso come quello di Davide Astori», spiegano al San Giuseppe. Oggi, il riscontro diagnostico dovrebbe sciogliere i dubbi sulla tragedia.
All’improvviso
Alle 6,45 la paziente era vigile e stava bene Un’ora dopo non respirava più