Bolle e le sue stelle nel gala da tutto esaurito
Compiuta la sua mutazione da etoile a popstar Roberto Bolle declina con le strategie di quel settore questa fase della sua carriera. Via i grandi classici, via la presenza all’American Ballet Theatre. A parte qualche gala internazionale e alcuni titoli ad hoc alla Scala, il divo si concentra infatti su progetti nazionalpopolari come OnDance, format di successo premiato anche da cospicui finanziamenti statali, e il suo Gala itinerante. Con questo del resto riempie le arene (già lanciata la campagna biglietti per Verona 2019) e nonostante il notevole costo dei biglietti fa il tutto esaurito. Chapeau. Stasera sarà in piazza Santissima Annunziata per Musart con una collana di duetti dal repertorio classico e contemporaneo e il gruppo di «amici» messo insieme per il tour 2018. Vi spiccano due ventenni che stanno dando già grandi soddisfazioni. L’angelico Timofej Andrijashenko, neo primo ballerino scaligero di origini ucraine, dotato di rara qualità scenica; il vulcanico sardo Angelo Greco, principal dancer al San Francisco Ballet, virtuoso di alta scuola e gran temperamento. Sono questi i nomi che promettono le maggiori sorprese, nel cast che annovera la deliziosa Nicoletta Manni, anch’essa prima ballerina scaligera, la lirica Maria Eichwald, la minuscola forza della natura Maria Kochetkova. E ancora Sebastian Kloborg, Misa Kuranaga, Taras Domitro, Tatiana Melnik e il glorioso cubano Osiel Guneo. Per se Bolle riserva alcuni brani per esibire la sua prestanza. Tra questi Two, in cui il gioco coreografico firmato Maliphant verte soprattutto sul suadente gioco di braccia e un emblematico Dorian Gray, creatura che ben si attaglia al divo: il lavoro con video è firmato da Massimiliano Volpini e vede dialogare Bolle con il mistero della sua immagine imperturbabile.