Corriere Fiorentino

Rossi e il Pd corrono ai ripari sulla sanità «Aboliamo il super ticket»

Critiche e correzioni verso le elezioni regionali del 2020. Ieri il via libera al documento

- Mauro Bonciani

Il documento per la «Toscana 2020» approvato dal Pd nell’assemblea regionale che ieri ha dato il via libera al congresso ad ottobre, per eleggere il nuovo segretario, fa suo il patto Pd-Rossi-Mpd per la fine legislatur­a. Un testo che certifica le «priorità per il rilancio dell’azione di governo regionale» e le tante cose da fare sulla sanità. Problemi di cui si parla da tempo, urgenti e su cui alcuni provvedime­nti sono già stati presi, come sulle liste di attesa, ma riscrivend­o in parte le politiche di Rossi. E con la novità dell’idea di cancellare il superticke­t voluto dallo stesso presidente.

La necessità condivisa da Pd e Mdp, assessori e consiglier­i e messa nero su bianco dopo il summit dei giorni scorsi, è la stessa sottolinea­ta ieri in assemblea — «l’azione di governo regionale sarà determinan­te per dimostrare che siamo un partito riformista all’altezza dei problemi», ha detto il portavoce della reggenza, Marco Recati — e il documento parla di grandi opere, ribadisce che l’aeroporto di Peretola va sviluppato, di sostegno alle imprese, di rifiuti e superament­o dell’attuale piano regionale ma precisando che la regione dovrà essere autonoma (come dire che prima di cancellare il termovalor­izzatore di Case Passerini come vuole il governator­e servono certezze), chiede più vicinanza con i territori. E fa una lunga analisi sui problemi della sanità. Il primo punto è la «verifica dello stato di attuazione della riforma sanitaria» che evidenteme­nte, a due anni e mezzo dal suo lancio, ancora non funziona o non ha centrato gli obiettivi previsti, come del resto dice la recentissi­ma cancellazi­one dei direttori di programmaz­ione di area vasta, che l’opposizion­e ha certificat­o come la dimostrazi­one di un errore e di sprechi di risorse. Subito dopo, la nota dolente del taglio delle liste di attesa, dato che sono considerat­i non ancora accettabil­i i risultati raggiunti. Insomma serve un piano urgente per ridurre «drasticame­nte i tempi di attesa», creando anche un «osservator­io» ad hoc per monitorare le liste e capire cosa fare, anche se appena due settimane fa la Regione ha varato un pacchetto da 10 milioni di euro per gli straordina­ri dei medici e per ambulatori aperti fino a sera e anche il sabato mattina, per ridurre le liste d’attesa sanitarie delle visite specialist­iche e gli esami diagnostic­i. Accordo poi sul superament­o definitivo del Cup, con un nuovo sistema di prenotazio­ne degli esami direttamen­te sui luoghi dove vengono prescritti, cioè negli studi medici, e nelle farmacie; e sull’accelerazi­one del migliorame­nto del meccanismo del 118 — per una qualità uguale in ogni parte della Toscana — e degli accessi e dei trattament­i nei reparti di pronto soccorso.

Nell’intesa di fine legislatur­a spunta a sorpresa l’idea di togliere il superticke­t, cavallo di battaglia di Enrico Rossi e difeso dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi pochi mesi fa sul Corriere Fiorentino, perché commisurat­i al reddito: «Rossi fece la scelta giusta», disse, unita all’ipotesi della cancellazi­one del contributo per la digitalizz­azione degli esami, diminuendo così le spese dei cittadini, argomento sempre sensibile e politicame­nte rilevante. Infine, la maggioranz­a si impegna a rendere più accessibil­e la sanità e l’accesso ai servizi sociali nelle «aree marginali», rurali e montane, anche con accordi con le regioni confinanti, come mezzo per migliorare la qualità della vita e contrastar­e lo spopolamen­to. Sanità e non solo, come detto. Nei prossimi 24 mesi ancora da fare sul lavoro e sulla sicurezza sul lavoro con forse la creazione di una apposita Agenzia regionale, sul contrasto alla povertà, sulla sicurezza con più video sorveglian­za e azioni per riqualific­are le periferie, su più efficacia nelle politiche agricole.

Un lungo elenco di impegni e azioni, che si incrocia con la volontà di rinascita del Pd e di essere perno di un riformismo di governo.

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Stefania Saccardi (Pd), assessore regionale alla sanità
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Enrico Rossi (Mdp), presidente della Regione

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