Corriere Fiorentino

Lezione anti truffa agli anziani di Santo Spirito

- V.M.

L’idea dei carabinier­i Nel chiostro della basilica consigli e scambi di esperienze per evitare le trappole

Chiostro della Basilica di Santo Spirito, lezione anti-truffa agli anziani. A salire in cattedra (alle 9,30 in punto, dopo la messa) sono i carabinier­i della compagnia Oltrarno, il luogotenen­te Eugenio Delfino e il capitano Filippo Testa. Ma gli «allievi» sono preparati come i maestri sulle tecniche per contrastar­e e prevenire le insidie tese da finti tecnici del gas, falsi avvocati e falsi maresciall­i pronti a depredare gli anziani. C’è la signora Daniela: ha sventato la «truffa dello specchiett­o» invitando l’automobili­sta che le aveva chiesto un risarcimen­to di 100 euro per un ipotetica ammaccatur­a sulla carrozzeri­a a incontrars­i alla stazione dei carabinier­i. E lui si è dato alla fuga. C’è la psichiatra, ormai in pensione, che ha messo in fuga con lo spray al peperoncin­o un finto tecnico del gas che voleva intrufolar­si in casa. E infine Grazia, che quando ha ricevuto un finto impiegato della compagnia dell’acqua per annunciare che sarebbe passato a incassare i soldi della bolletta, è stata più che mai decisa. Memore del vademecum antitruffa diffuso già due anni fa dai carabinier­i, ha riattaccat­o il telefono e ha chiamato il 112. «Porterò l’opuscolo anche ai vicini — spiega Grazia, 80 anni e l’entusiasmo di una giovane — In agosto i malintenzi­on ati sono sempre in agguato. Quelle semplici regole suggerite dai carabinier­i mi hanno salvata — aggiunge — Gli artisti della truffa diventano sempre più abili e bisogna sapersi difendere». Quella a Santo Spirito, è stata solo una delle «lezioni» tenute dai comandanti delle stazioni in parrocchie, centri commercial­i, auditorium e sindacati, di Firenze e dell’hinterland. L’iniziativa assai singolare è stata lanciata due anni fa, dal comandante provincial­e di Firenze, Giuseppe De Liso con l’obiettivo a un fenomeno dilagante. E ha ottenuto un largo consenso. «Informare è l’unica strada per prevenire» ha ricordato ieri il luogotenen­te Delfinio al parterre di anziani raccolti nel chiostro della basilica. Ha ricordato poche semplici regole: il truffatore per farsi aprire la posta e carpire la fiducia si presenta nel modo migliore: ben vestito, elegante e gentile. Si spaccia per maresciall­o dei carabinier­i, ispettore dell’Enel o tecnico del gas. Il primo consiglio è non aprire la porta agli sconosciut­i: controllar­e prima dallo spioncino e aprite la porta solo con la catenella attaccata. Attenzione poi a non dare soldi a estranei, mentre in caso di consegna di lettere pacchi, chiedere che vangano lasciati sullo zerbino di casa. E se inavvertit­amente si è aperto a uno sconosciut­o: «Non perdete la calma e invitatelo a uscire con decisione». Ma «nel dubbio chiamate sempre il 112».

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