Ubriaco prende a barellate gli infermieri
Santa Maria Nuova, si sveglia e colpisce i sanitari. È l’ennesimo caso
Calci agli infermieri, barelle usate come armi. All’ospedale di Santa Maria Nuova, giovedì è stata una nuova serata da incubo. Responsabili due ubriachi ricoverati al pronto soccorso, che hanno trasformato la corsia in un campo di battaglia. Il primo è stato un paziente che, seppur ammanettato, ma in assenza delle forze dell’ordine, si è svegliato, si è alzato e ha tentato di colpire gli infermieri usando la sua stessa barella, con cui ha centrato il muro e un armadio, sfiorando anche due pazienti allettati. L’uomo scalciando ha colpito, senza conseguenze, un’infermiera alla testa. Il caos è stato tale che al pronto soccorso, racconta il personale, «ci siamo trovati a dover sospendere tutto il resto delle attività». Dopo pochi minuti, si è svegliato un secondo paziente, ubriaco e precedentemente sedato, che ha cominciato ad insultare gli infermieri, che si sono rifiutati di trattarlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. «Che senso ha condurre al pronto soccorso ogni cittadino che si mostra aggressivo e violento se poi non scatta l’obbligo da parte delle forze dell’ordine di vigilare sull’incolumità del personale? — si chiedono gli infermieri — Cioè, i cittadini in strada vengono messi al sicuro, portando in ospedale chi è molesto, ma qui viene messo in pericolo il personale perché nessuno vigila? Ha un senso?». «Il pronto soccorso di Santa Maria Nuova è ostaggio degli esagitati — dice Simone Baldacci di Cgil, che da anni reclama un presidio fisso di polizia — Manca un adeguato sistema di sicurezza».