VIE DELL’ARTE IL BACIO SULL’ALTARE
Una scultura contro l’omofobia nella Pieve di San Martino, la donna crocifissa per riflettere sul femminicidio: sono alcune delle opere di «Anteprima Cibart» esposte ad Azzano. Aspettando l’invasione di dipinti, proiezioni e street food
Una donna crocifissa, un bacio tra due uomini sull’altare. Provocazioni che arrivano dalle opere di «Anteprima Cibart», la kermesse iniziata ieri ad Azzano di Seravezza e che proseguirà anche oggi. Artisti da tutto il mondo, per un primo assaggio del festival che si svolgerà a Seravezza dal 27 al 29 luglio, dedicato all’arte, al cibo e alla storia di un territorio.
«Abbiamo voluto raddoppiare date, luoghi e artisti — spiega l’organizzatore Matteo Marchetti — Abbiamo così iniziato dalla Pieve romanica di San Martino alla Cappella, dove dal pomeriggio a sera le chiese, il prato e l’antico sito estrattivo del marmo, le cave di Bardiglio, dove hanno lavorato generazioni di cavatori, scalpellini e lizzatori, sono stati trasformati in siti di mostre d’arte. Fuori e dentro la Pieve, sono esposte le sculture di Emanuele Giannelli. Tra queste Il bacio, posizionato sull’altare, davanti al crocifisso, un forte messaggio contro l’omofobia». Altro tema sociale emerge nella scultura in resina di Stefano Pierotti Sacrificia: una donna crocifissa con il corpo martoriato per lanciare un messaggio forte contro il femminicidio. Fra i ruderi della chiesetta dell’Annunziata emergono le foto di Andrea Bartolucci dal progetto Le Stanze del Cielo, i marmi di Giorgio Eros Morandini e Meliton Rivera Espinoza e un volto in ferro di Lorenzo Guiducci. Per la scultura, tanti maestri italiani e stranieri, tra i quali Antonio Mastromarino, Eleonora Francioni e