Corriere Fiorentino

LE VERITÀ DEI NUMERI

- di Gaspare Polizzi

L’ultimo caso è di giovedì scorso. A Prato sono arrivate a numerosi destinatar­i lettere con un adesivo che riportava la frase «Fuori i marocchini dall’Italia». Le scritte «Al rogo i gay e i negri» sono comparse a Viareggio e a Pisa il 29 giugno. Atti isolati, si dirà, compiuti da persone con problemi psichici. L’autore delle scritte di Viareggio è stato identifica­to: è un uomo di mezza età, senza precedenti penali, che si è giustifica­to dicendo che era depresso e in stato di ebbrezza. E Roberto Pirrone, l’ex tipografo che il 5 marzo uccise il senegalese Idy Diène sul ponte Vespucci a Firenze, secondo la perizia psichiatri­ca eseguita il 2 luglio presenta un disturbo depressivo e palesa una personalit­à «passivo aggressiva», ma al momento dell’omicidio era in grado di intendere e di volere. Anche il suprematis­ta di CasaPound Gianluca Casseri, che, sempre a Firenze, il 13 dicembre 2011 ammazzò a freddo i due senegalesi Samb Modou e Diop Mor in piazza Dalmazia fu considerat­o un malato mentale.

Può capitare che episodi di razzismo siano motivati da disturbi mentali. Ma ciò che conta è la reazione civile. Sette anni fa a Firenze una grande manifestaz­ione pacifica e una condanna unanime mostrarono la compattezz­a della città nel rigettare ogni forma di odio razziale. Dopo la morte di Idy Diène le cose sono andate diversamen­te: vandalismi dei senegalesi in centro, divisioni tra le forze politiche e una frase del gestore da un bar del centro rivolta alla cugina di Diène: «Ma che volete? Tornateven­e a casa vostra». Il clima è cambiato. Sono sempre più frequenti gli insulti razzisti sul web, mentre si ha notizia di episodi di razzismo diffuso, anche in contesti sociali non degradati, alimentati da sentimenti che la questione migratoria genera, in Italia e non solo, a volte con il contributo di influenti figure di governo.

Tra i Paesi della Ue l’Italia ha il primato della più alta percentual­e «percepita» di migranti. Secondo uno studio della Commission­e europea, alla domanda «secondo te quanti sono gli immigrati nel tuo Paese?» gli italiani rispondono il 24,6 %; in realtà si tratta del 7%. E la sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, in vacanza a Malta non vede migranti, come lei stessa ha scritto, ma lì sono il 7,8% della popolazion­e, più che in Italia dunque. In gioco ci sono orientamen­ti politici e valori umani, ma una volta tanto ripartire dalla neutralità dei numeri potrebbe fare recuperare realismo e togliere un po’ di veleni.

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