Cellulari e computer coi soldi della scuola Sospeso direttore
Con i soldi dell’istituto scolastico avrebbe comprato telefoni cellulari di ultima generazione, fotocamere e computer. Per questo l’ex direttore dei servizi generali e amministrativi dell’istituto comprensivo Gandhi, salernitano di 53 anni, è stato sospeso dal giudice per sei mesi con l’accusa di peculato. L’uomo è attualmente in servizio in un altro istituto. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri della Procura, coordinati dal pm Paolo Barlucchi, il direttore a partire dal 2011, avrebbe liquidato mandati di pagamento per quasi 17 mila e 700 euro per attività generiche extrascolastiche in realtà mai eseguite. La denuncia risale al marzo scorso quando la dirigente scolastica dell’istituto di Brozzi denuncia ai carabinieri di aver trovato nella contabilità del 2017 alcuni mandati di pagamento per presunte attività extrascolastiche mai eseguite o eseguite da altre persone. La dirigente spiega di non aver mai autorizzato quei pagamenti, per i quali era necessaria la sua firma digitale insieme a quella del direttore amministrativo. Decide così di estendere la ricerca anche negli anni precedenti e scopre diversi bonifici accreditati sul conto corrente del direttore amministrativo e della moglie. I mandati riguardavano acquisti di computer, fotocamere e telefoni mai arrivati all’istituto. Nel corso della perquisizione nell’abitazione del direttore è stato trovato tutto il materiale che mancava all’appello. Il pm ha così chiesto al gip Sara Farini la misura cautelare interdittiva. Nel corso dell’interrogatorio davanti al giudice il direttore si è difeso sostenendo che gli acquisti e i pagamenti erano stati autorizzati, che la denuncia era nata da uno screzio con la dirigente sul recupero delle ore di straordinario, che il telefono era stato acquistato dietro autorizzazione del vecchio dirigente scolastico per consentire al direttore di lavorare anche durante le ferie e che le due fotocamere servivano per effettuare foto durante manifestazioni scolastiche. Le indagini dei carabinieri hanno invece evidenziato che le foto nel corso delle attività scolastiche venivano fatte con attrezzature di proprietà dei singoli insegnanti e che per nessuno all’interno della scuola è previsto l’uso di telefono acquistato con fondi scolastici. La conferma dell’uso personale della macchina fotografica è arrivata dalla memoria: c’erano 70 foto che non hanno niente a che vedere con l’istituto Gandhi.