Jazz Fringe grandi nomi (e Rava in San Miniato)
Sarà una grande festa collettiva e inizierà dall’alto della Basilica di San Miniato dove la tromba di Enrico Rava aprirà cinque giorni di grande jazz itinerante in città: dal 5 al 9 settembre Firenze Jazz Fringe Festival coinvolgerà 150 artisti in una fitta maratona musicale tra piazze, chiese e locali dell’Oltrarno. «Fringe significa bordo, confine e il nostro festival è nato per andare controcorrente — racconta il direttore artistico Furio Di Castri — Concerti, dj set, performance e jam session animeranno le sponde del fiume creando un percorso da piazza del Carmine a piazza Santo Spirito, dalla Sala Vanni ai locali del quartiere che per l’occasione si trasformeranno in veri e propri jazz club».
Simbolo del Fringe e di ciò che sta al margine sarà l’assolo sulla zattera davanti a Ponte Vecchio che vedrà protagonisti Javier Girotto, Mauro Ottolini, Pietro Tonolo e Stefano Cocco Cantini, mentre in Oltrarno risuoneranno i ritmi agguerritissimi e travolgenti dei Licaones, il nuovo progetto a tutto swing del sassofonista Nico Gori e i brani del trombettista Fabio Morgera con la sua Natural Revolution Orchestra. «È un festival policentrico che coinvolge luoghi pubblici e privati, unendo musicisti di fama con artisti emergenti – dice Francesco Astore, coordinatore del festival – In Sala Vanni, in collaborazione con Musicus Concentus, vedremo il cantante e compositore John De Leo che si esibirà con Rita Marcotulli, ma anche Alessandro Fabbri e il suo sestetto, ancora un grande solista come Pietro Tonolo e il jazz e dinamico di Mirco Mariottini e Stefano Battaglia». Sempre sul fiume e dall’alto delle Night Towers nella spiaggetta a Piazza Poggi, l’8 settembre scenderà la performance 2.0 Vertical Stage Session, mentre Willie Peyote si esibirà in un live.