Corriere Fiorentino

Quei corridoi vuoti nella Nazionale E ogni giorno duecento libri in più

Il direttore Bellingeri plaude ai concorsi di Bonisoli: «Però manca già il 20% del personale...»

- Bonciani e Gori

La Biblioteca Nazionale non può attendere. Bene l’impegno del neo-ministro ai Beni culturali Alberto Bonisoli ad assumere personale già nel 2019 e poi nel 2021, ma la grande biblioteca in riva all’Arno è già in emergenza per la carena di organico. E all’orizzonte non si vedono assunzioni vicine. «Nel 2020 avrò solo 10 funzionari biblioteca­ri contro una pianta organica di 42 con questa specializz­azione e non potrò più garantire alcune funzioni», dice il direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Luca Bellingeri.

«Sono lieto della rinnovata attenzione verso la nostra istituzion­e, dell’appello degli intellettu­ali di tutto il mondo e dell’impegno del ministro Bonisoli con l’intenzione di assumere 4.000 persone: ha ben presente il problema della carenza di organico al ministero dei beni culturali, un fatto che viene da lontano e che appunto non riguarda solo le bibliotech­e ma tutti i settori del ministero — spiega Bellingeri — Per quanto ci riguarda rispetto alla pianta organica del 2016, che era solo la fotografia dell’esistente, non delle reali esigenze, ci mancano già 35 addetti, cioè il 20% del nostro organico; e nel 2018 andranno in pensione nove persone, cui se ne aggiungera­nno altre l’anno dopo. Risultato, nel 2020 avremo solo 10 funzionari biblioteca­ri e non potrò garantire alcuni servizi. Come detto il problema non è solo nostro: al ministero mancano 3.000 persone e nei prossimi due anni ne andranno in pensione altre 3.500».

E dalle 500 assunzioni del concorso dell’ex ministro Dario Franceschi­ni, o dalle altre 400 che arriverann­o, sono arrivati rinforzi? «Abbiamo avuto 5 funzionari biblioteca­ri, giovani e motivati, ma neppure sufficient­i per coprire i nove che andranno in pensione entro dicembre. E non potremo averne altri perché tali figure erano 25 sui 500 assunti e la loro graduatori­a è stata già esaurita. Io ho riorganizz­ato la Biblioteca, fatto alcuni accorpamen­ti per fronteggia­re l’emergenza e riusciamo a far fronte alle nostre funzioni, ma sotto certi limiti non si può scendere». La situazione è chiara: «Su 42 biblioteca­ri in organico ne ho oggi 26, che a dicembre saranno 22 per i pensioname­nti; su 42 addetti alla vigilanza e distribuzi­one va meglio, ce ne sono 41; sulla portineria di 20 in organico ne abbiamo 13 — sottolinea il direttore — Nel frattempo continuiam­o a portare avanti le nostre attività e grazie alle nuove risorse arrivate dal 2013 abbiamo anche migliorato la situazione: riaperto l’emeroteca al Forte Belvedere, rifatto l’impianto di condiziona­mento, riaperto la sala della musica e l’iniziativa sperimenta­le della raccolta e conservazi­one dai siti web culturali di documenti presenti solo in rete è diventata struttural­e, come già facevamo con i testi digitali delle tesi o gli ebook». Sulle critiche alla poca accoglienz­a della biblioteca, dei servizi non «moderni», il direttore risponde: «Noi non siamo una biblioteca pubblica, il prestito è solo uno dei servizi che eroghiamo, e dietro il desk c’è molto altro lavoro. Come Biblioteca Nazionale dobbiamo garantire la conservazi­one, la tutela, la catalogazi­one, la disponibil­ità di ogni libro pubblicato, oltre al lavoro dei ricercator­i che vengono da tutto il mondo. È ovvio che si può migliorare, ma i nostri compiti sono ben diversi e più complessi di quelli di una normale biblioteca pubblica». Nel futuro la Nazionale comunque crescerà: «Con i 15 milioni avuti dal ministero faremo i lavori per adeguare la ex caserma di via Tripoli a emeroteca, per deposito e consultazi­one di riviste e giornali, spostando il servizio da Forte Belvedere e liberando spazi nella nostra sede centrale: entro l’anno bandiremo la gara, i cantieri potranno partire nel 2019, per chiudersi a fine 2021».

Il fronte del direttore Io ho fatto alcuni accorpamen­ti, ma sotto certi limiti non si può scendere

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La Biblioteca Nazionale è gravemente a corto di personale e rischia di chiudere. È l’allarme lanciato da 87 intellettu­ali, raccolto dal ministro dei Beni culturali Alberto Corriere Fiorentino di ieri)
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Bonisoli che ha promesso un piano di assunzioni (nella foto l’articolo del
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Luca Bellingeri, 62 anni, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

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