Dai 5 Stelle al Pd, un asse bipartisan per il salvataggio
I parlamentari toscani seguono con attenzione la vicenda della Nazionale, come la chiamano semplicemente i fiorentini. «Se il governo si accorge che esiste anche Firenze non possiamo che esserne contenti. Dalle parole però occorre passare ai fatti — attacca Gabriele Toccafondi di Civica Popolare — Intanto si deve far arrivare subito un congruo numero alla Biblioteca Nazionale dei 500 nuovi assunti grazie al vecchio governo e poi risorse economiche e nuovo personale. A parole 5 Stelle e Lega promettono tutto a tutti: vediamo se arriveranno anche le risorse». Rosa Maria Di Giorgi (Pd) sfida in positivo Bonisoli: «Siamo al suo fianco nella battaglia per la nazionale ma deve parlare con il ministro del Tesoro per avere le risorse e concretizzare il suo impegno. Gli investimenti in cultura e istruzione sono decisivi e sarebbe bene che parlasse anche con il premier Conte e con Di Maio e Salvini perché è su quel tavolo che si giocano le vere partite». Per Chiara Gagnarli (M5S) «è inaccettabile che una delle biblioteche più importanti del mondo debba sopravvivere col ricorso a forme di volontariato che sopperiscano al lavoro dei bibliotecari. Molto bene il ministro Bonisoli che ha anticipato una serie di iniziative che condivido: un primo concorso per 2.000 posti nel 2019, e altro con gli stessi numeri nel 2021. Bene anche l’idea del tavolo con il ministero dell’istruzione per valutare l’opportunità di reclutare profili professionali precari dal mondo della scuola, che possano ricoprire ruoli nelle biblioteche o negli archivi».