Dickie: una casa per i fiorentini Il modello? Londra
«Una biblioteca moderna, affollata, un polo multifunzionale capace di rilanciare un intero quartiere». No, non è la Nazionale di Firenze. Siamo a Londra, quartiere di Camden, e la biblioteca citata è la British Library, aperta nel 1973. A parlarne è lo storico e professore universitario John Dickie, conduttore di History Channel, residente nella capitale britannica ed autore di importanti studi sull’Italia: «Ho frequentato più volte la Nazionale di Firenze in passato, è un luogo fondamentale per noi studiosi», dice. «La biblioteca si rivitalizza portandola ad essere nuovamente un punto di riferimento per la comunità cittadina. Internet rapido e gratuito, prese di corrente, luoghi di silenzio e ricerca alternati ad aree di incontro: che sia un giardino o un punto bar dove “staccare” dallo studio». Secondo Dickie, «fare economia, oggi, non è impossibile. Il modello che propongo è la British Library, una mia seconda casa per prossimità con l’Università nel quale insegno. L’atmosfera è tranquilla malgrado sia piena a qualsiasi ora: la frequentano studiosi e ricercatori al pari di lavoratori che, non avendo una sede fissa, organizzano qui le riunioni delle proprie aziende. Molti scrittori vi passano le giornate e, pensate, gli imprenditori che vogliono brevettare una loro invenzione devono recarsi alla British Library. È fruibile in mille modi diversi — dice Dickie — e se non arrivi presto è impossibile trovare posto». Non è un modello troppo “popolare” per la Biblioteca Nazionale di Firenze? «È possibile ma basta viaggiare e osservare altre strutture bibliotecarie per capire che le opzioni di crescita sono numerose ed il ruolo della biblioteca classica va cambiando». (M. M.)