Forteto, la svolta della Cgil: commissariate la cooperativa
Il sindacato: restano i legami con la comunità. Parrini e Biti dicono sì alla commissione d’inchiesta
Due spallate contro il Forteto. A chiedere rinnovamento e trasparenza ora sono due pezzi della sinistra: la Cgil reclama il commissariamento della cooperativa dove «è in corso la restaurazione»; il Pd che si dice favorevole alla commissione parlamentare d’inchiesta.
Durissima la nota diffusa ieri dal sindacato: «Siamo fortemente preoccupati per il futuro della cooperativa agricola il Forteto del Mugello. In questi anni abbiamo cercato di collaborare perché si attuasse il progetto di normalizzazione della cooperativa, ma ad oggi abbiamo seri elementi che ci portano a pensare che la commistione tra l’azienda e la comunità sia ancora presente e anzi si stia nuovamente rafforzando. Gli interessi dell’impresa cooperativa e quelli della comunità risultano ancora intrecciati». Cgil elenca i punti critici: dal direttore esterno, Ferdinando Palanti, sempre più marginalizzato, alle funzioni fondamentali ancora «controllate dai soci appartenenti alla comunità», fino agli «atteggiamenti ostili nei confronti dei soci lavoratori che manifestano la loro contrarietà e preoccupazione rispetto all’attuale gestione». Di fatto, il sindacato critica anche il lavoro fatto dal nuovo consigliere delegato, Mauro Boscherini, e indirettamente si pone contro due realtà simbolo del centro sinistra, come Legacoop e Confcooperative, che si sono fatte garanti del rinnovamento nell’azienda agricola mugellana. Cgil chiede quindi al governo di dare il via alla «gestione commissariale». Sul fronte parlamentare, la settimana prossima la commissione Giustizia del Senato inizierà la discussione sull’istituzione della commissione d’inchiesta sul Forteto. E, dopo il no nella scorsa legislatura, il Pd ora dà l’appoggio alla proposta sostenuta da Lega, Cinque Stelle e centrodestra. A dirlo sono stati i senatori toscani Caterina Biti e Dario Parrini: «Il Pd è favorevole e pronto a partecipare attivamente per fare chiarezza, ma senza permettere che si cada in strumentalizzazioni».
In Senato
«Il Pd è pronto a partecipare per fare chiarezza, ma senza strumentalizzazioni»