Corriere Fiorentino

Favarin e i suoi 12 Quante difficoltà a tre giorni dal via

Rientrate le dimissioni del mister si aspettano quelle del direttore generale

- di Simone Dinelli

Giancarlo Favarin con i suoi 12 apostoli è in cerca di un miracolo chiamato salvezza. Sperando, dopo un’estate che definire di passione è poco, di non finire crocefisso. In senso sportivo, beninteso.

Forse una metafora un po’ blasfema, per illustrare le surreali giornate che il tecnico della Lucchese e il manipolo di giocatori per adesso a sua disposizio­ne (in realtà sono una ventina in tutto, ma gli altri sono ragazzi del settore giovanile o in prova) stanno vivendo mentre si allenano sotto la calura opprimente dello stadio Porta Elisa. Gli altri club di Serie C sono in ritiro da tempo in vista del campionato che verrà, con la Coppa Italia che parte tra tre giorni; a Lucca (la preparazio­ne è iniziata lunedì) invece si fa ancora una fatica bestiale ad arrivare a 11 effettivi, come in una partitella fra amici. Fino a venerdì scorso i tesserati erano 4, tanto per rendere l’idea.

L’estate che sta vivendo la gloriosa Pantera è una delle più tormentate della sua ultracente­naria storia: eppure da queste parti ne hanno passati di brutti momenti negli ultimi 10 anni, con due fallimenti nel 2008 e nel 2011 e altrettant­e retrocessi­oni fra i dilettanti. Ma i travagli e i ribaltoni continui delle ultime settimane — a partire dalla proprietà targata Lorenzo Grassini, durata un mese e poco più — hanno un qualcosa di mai visto prima. Nel giro di una settimana, tanto per rimanere alla stretta attualità, sono state presentate due nuove figure: un allenatore, Giancarlo Favarin, e un direttore generale, Ivano Reggiani. Pochissimi giorni di convivenza però sono bastati a Favarin per dire «O io, o lui», con tanto di dimissioni annunciate (lunedì) e per adesso ritirate, visto che sta continuand­o a dirigere gli allenament­i. Pare che Reggiani se ne andrà e che il braccio di ferro lo abbia vinto il tecnico, ma di questi tempi guai a dar qualcosa per scontato.

La società qualche giorno fa ha lanciato la campagna abbonament­i con lo slogan «Corri con noi, verso la Serie C» accompagna­to dalla foto della segretaria Marcella Ghilardi che entra di corsa nella sede della Figc a Roma. Correva il 16 luglio e anche lei correva, letteralme­nte, verso Roma e contro il tempo, per consegnare la documentaz­ione necessaria all’iscrizione appena 4 minuti prima della scadenza dei termini. Un simbolo della precarietà della Lucchese: un semaforo rosso in più per il taxi che ha condotto Ghilardi agli uffici della Federazion­e e oggi sarebbe tutto finito.

Undici più uno

La rosa è ancora totalmente inadeguata e la Coppa Italia della serie C inizia soltanto tra tre giorni

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Giancarlo Favarin Allenatore dimissiona­rio (o forse no) della Lucchese

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