Corriere Fiorentino

Ataf, il valzer delle corse E il rimpallo delle colpe

I sindacati: colpa del riassetto dovuto al tram. L’assessore Giorgetti: disservizi dell’azienda

- Lorenzo Sarra

Saltano le corse, Ataf in confusione: in questa estate di tribolazio­ni sul fronte dei bus, si rimpallano le responsabi­lità. Per i sindacati è colpa del riassetto dovuto alla tramvia, per l’assessore Giorgetti i disservizi vanno imputati all’azienda di trasporti. La nostra prova in attesa delle linee più critiche.

«Il solito Vietnam». La Rappresent­anza sindacale unitaria, Rsa, di Ataf, descrivono così l’attuale situazione del trasporto pubblico locale a Firenze. Indiziato principale, il riassetto che — dopo la messa in esercizio della tramvia sul nuovo tratto della T1 «Leonardo» — avrebbe dovuto «secondo Palazzo Vecchio» risolvere tutti i problemi di traffico. Almeno in teoria. Perché, come riporta l’Rsu, le promesse del Comune su un servizio bus da «vissero tutti felici e contenti» si sarebbero rivelate un bluff.

«La tramvia — si legge nella nota — è partita chiudendo il servizio alle 23,30», lasciando così i bus nelle stesse condizioni di disservizi­o precedenti all’inaugurazi­one della linea di Careggi. Ce n’è per tutti, nel comunicato di Rsu: dalla «pessima programmaz­ione dei cantieri che ha mandato in tilt il servizio su gomma», con sarcasmo per la transenna di piazza Savonarola ormai «patrimonio Unesco», fino agli orari del servizio estivo scelti da Ataf, forse pensati per «essere effettuati a bordo della Mercedes F1 di Hamilton». Insomma: una Caporetto, con particolar­i criticità per le linee 11, 17, 20, 23, 25 e 35. E dire che siamo ad agosto… «Inutile promettere l’aumento del servizio — conclude Rsu — se poi i km da effettuare diventano virtuali, a causa del salto delle corse».

Una conferma arriva dal nostro test sul campo di ieri in piazza San Marco dove, per il rifaciment­o della pavimentaz­ione, la fermata in uscita dal centro storico è stata spostata in via La Pira, tra auto Ncc parcheggia­te in sosta vietata e pullman turistici a rendere difficilis­sima la viabilità. E intanto gli utenti attendevan­o nello stretto marciapied­e, sotto al sole, mentre sul tabellone elettronic­o all’altra fermata della piazza, lato chiesa, il display sapeva di beffa: «Codice rosso, limitare l’attività all’aperto nelle ore più calde». Oltre a non essere riportato nessun orario delle corse, alla fermata provvisori­a di via La Pira di bus se ne vedono davvero pochi. Un esempio: il 14, tra le 13,12 e le 13,51, avrebbe cinque corse previste, ma se ne riscontran­o solo tre. Idem per il 17: 5 bus in programma, 3 in orario. Niente in confronto, però, alla linea 11, quasi una specie in via d’estinzione: tra le 13,54 e le 15,43 dovrebbero passarne sette, ma ne arrivano soltanto 3. Non va meglio alla fermata in prossimità della basilica: il 23, tra le 15 e le 15,54, si vede 3 volte su cinque, il 6 tre su sei. Giustifica­ta, allora, la rabbia degli utenti. Come alle 13,30 circa, quando una giovane mamma con il figlio viene fatta scendere da un 20 con troppo ritardo accumulato: «Hanno cancellato all’improvviso la corsa e ci hanno detto di scendere senza avvisarci prima». Firenze, del resto, è la seconda città più lenta in Toscana per i bus: 17,8 Km/h la velocità media, sotto a città come Arezzo (22,6 km/h), Siena (22 km/h) e Pistoia (20,3 km/h). Unica, piccola consolazio­ne, Grosseto, fanalino di coda con 15 km/h, conferma uno studio di Econometri­ca. Per giunta senza cantieri per la tramvia, che in ogni caso, dal 20 di agosto, dovrebbe prolungare il proprio servizio fino alle 24,30.

L’assessore Stefano Giorgetti rimanda al mittente le accuse di Rsu: «Le cause dei disservizi non possono essere individuat­e in elementi esterni all’azienda. Oltre alle critiche, vorrei leggere dai sindacati degli apprezzame­nti per il nostro lavoro sulla tutela della corsie preferenzi­ali, con il montaggio delle porte telematich­e da loro richieste».

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 ??  ?? Tanta gente in attesa ieri alla fermata in via La PIra: su dieci bus in programma sono passate soltanto sei corse. e c’è anche chi è stato costretto a scendere
Tanta gente in attesa ieri alla fermata in via La PIra: su dieci bus in programma sono passate soltanto sei corse. e c’è anche chi è stato costretto a scendere

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