Crollo Palagiustizia La Procura apre un’inchiesta
C’è un’inchiesta sul crollo delle lastre al Palagiustizia. Il pm Eligio Paolini ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per rovina di edifici. Intanto, conclusi i controlli di tecnici e vigili del fuoco, Palazzo Vecchio, proprietario dell’edificio, ha disposto il consolidamento delle strutture di rivestimento delle 32 porte sulle 8 passerelle che collegano le ali del palazzo. Oggi al via i lavori. Nel frattempo, le passerelle saranno interdette al pubblico. «Una scelta condivisa con le istituzioni» spiega il presidente della Corte d’appello Margherita Cassano. Il cedimento è avvenuto mercoledì, sul ponte all’ottavo piano. Cinque lastre di pietra si sono staccate dall’architrave della porta, sfiorando una dipendente della ditta di pulizie, rimasta incolume. Ma non è la prima volta. Già nel 2012 avevano ceduto due lastre in gres dalla parete della Corte d’appello. La procura aveva aperto un’inchiesta, finita con un’archiviazione. Ancora nel 2015, quando una pietra si era staccata dalla parete esterna dell’aula 32. Infine un terzo episodio un anno fa: s’indaga per frode in pubbliche forniture. Ma sui crolli c’è un contenzioso tra Palazzo Vecchio e la Manutencoop, la ditta che ha in gestione la manutenzione, per capire di chi è la responsabilità dei cedimenti e a chi spetta la riparazione. Il giudice ha disposto una consulenza che sarà discussa a ottobre.