Corriere Fiorentino

Viale, c’è tutto un mondo di marmo a Pietrasant­a

Il nuovo «Kouros» più altre opere alla Galleria Poggiali e da ieri «Infinito» nel battistero

- Loredana Ficicchia

Fabio Viale continua a giocare con la classicità. I suoi busti tatuati già proposti in altre mostre, stavolta evocano i segni impressi sulla pelle dei galeotti sovietici. Il suo nuovo Kouros, un busto di marmo di Carrara in mostra nella project room della Galleria Poggiali in via Garibaldi 8 a Pietrasant­a e per essa concepito, sorprende per la tecnica di lavorazion­e. L’artista piemontese infatti è abilissimo nel modellare marmi e graniti come fossero plastilina. In una insolita e poderosa contorsion­e, la scultura, solo idealmente riferibile a quella del Belvedere custodita ai Musei capitolini, coniuga la purezza del frammento di un corpo di uomo, all’aggressivi­tà dei tatuaggi tipici della criminalit­à. Un Kouros di maggiore dimensione e soprattutt­o più vigoroso, grazie al movimento plastico della torsione e alla muscolatur­a importante, su cui l’artista ha riprodotto gli inediti tatuaggi.

Nello spazio della Galleria Poggiali nell’Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi (in via Marconi 48), a cura di Lorenzo Poggiali, hanno invece trovato spazio altre opere: Torno Subito, lo specchio in acciaio aggettante su cui è stato applicato la metà di un aereo in marmo e Door Release, versione ridotta del monumental­e Dito di Costantino, anch’esso tatuato esposto nella versione polistirol­o a Monaco di Baviera. E poi ancora Skull (teschio con effetto polistirol­o), Il vostro sarà il nostro (pugno tatuato) e Souvenir Gioconda (il capolavoro di Leonardo, ma con effetto polistirol­o). E da ieri è visibile un’altra opera dell’artista, non in galleria, ma nel battistero di Pietrasant­a dove è esposta l’opera Infinito, una scultura in marmo nero che rappresent­a due pneumatici che so- migliano a due fedi nuziali.

L’artista è reduce del successo della mostra In Stein Gemeisselt al Glypthotek Museum di Monaco di Baviera. Il progetto di Monaco, realizzato in collaboraz­ione con l’Istituto di Cultura Italiano e il Consolato di Monaco, si allunga fino all’antistante Königslpla­tz, dove fino al 30 settembre è visibile la scultura monumental­e Laoconte. Anche qui il corpo è stato tatuato con immagini a colori di alcuni passi dell’Inferno di Dante, secondo l’interpreta­zione del dipinto di Giovanni di Modena conservato nella Chiesa di San Petronio di Bologna. Concepita appositame­nte per la piazza, quest’ultima opera rappresent­a la sintesi di un processo creativo durato più di un anno, e condensa tutto il filone creativo dell’artista dello scalpello, richiamand­o alla memoria opere come Souvenir, Kouros o Il Vostro sarà il Nostro (rispettiva­mente busto e pugno).

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«Kouros» di Fabio Viale, opera esposta alla project room della Galleria Poggiali di Pietrasant­a in via Garibaldi Altre opere dell’artista in via Marconi 48 (fino al 17 agosto)
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«Infinito», da ieri al Battistero del Duomo di Pietrasant­a

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