Obiettivo salvezza I giovani a scuola dalla vecchia guardia
Lucarelli e Protti in regia, Dainelli e Diamanti in campo. Per allevare una nuova generazione
La stagione del nuovo Livorno targato Cristiano Lucarelli inizia con una vittoria nel secondo turno di Coppa Italia. Domenica scorsa gli amaranto hanno battuto al «Picchi» la Casertana ai rigori, passando al terzo turno in programma il 12 agosto, quando sfideranno il Crotone.
Questo per quanto riguarda la Tim Cup, però ci sarà anche un campionato di serie B da affrontare. Lungo, anzi lunghissimo. A iniziare dalla tempistica relativa alla composizione dei calendari, visto che ancora bisogna attendere l’elenco completo delle partecipanti (la presentazione dei calendari, fissata per il 6 agosto, è stata rinviata). Chi ci sarà, non ci sono dubbi, sarà il Livorno che, dopo due anni bui, è tornato nel campionato cadetto con l’obiettivo di salvarsi. Con Protti club manager della squadra (per il terzo anno consecutivo) e Lucarelli allenatore, in città si respira un’atmosfera magica, di un calcio «antico» che a Livorno non verrà mai dimenticato. Fatto di professionisti seri, ma soprattutto di uomini legati alla città.
Il duo Protti-Lucarelli, anche se non può più fare faville in campo, spera di poter dare una mano agli amaranto a tornare a brillare. A tornare in serie A. Magari trasmettendo ai giocatori, quel senso di appartenenza che in città è sempre stato un valore aggiunto.
Ma non solo Protti e Lucarelli, che appunto non possono più scendere in campo. La squadra è stata costruita con l’intento di unire esperienza e gioventù. Un mix solitamente vincente. E che dà garanzie per il presente e per il futuro. Sono arrivati, infatti, gli attaccanti Niccolò Giannetti dal Cagliari, il ceco ex Lazio, Aston Villa e Bari, Libor Kozàk, il giovane centrocampista Michele Rocca dalla Sampdoria, e ancora Davide Agazzi dall’Atalanta; poi il giovane difensore croato Luka Bogdan dal Catania e il ventitreenne Antonio Porcino, esterno sinistro fortemente voluto da Lucarelli.
Infine due veterani del calcio italiano (e toscano): uno è l’ex Fiorentina e Chievo, Dario Dainelli, che in fatto di esperienza non può che portare benefici alla difesa del Livorno, e l’altro è l’estroso e fantasioso «Alino» Diamanti, uno che nella città amaranto c’è già stato e che, nonostante i 35 anni, può ancora fare la differenza. L’obiettivo della società è il mantenimento della categoria. Restare in serie B per poi crescere ancora e puntare quanto prima ad un ritorno in serie A. Anche se un premio promozione, si mormora, sia stato fissato.