Corriere Fiorentino

Periferie, la rivolta dei sindaci

Il governo congela i fondi stanziati nel 2016. Nardella: stracciano impegni già firmati

- Bernardini

«Pronti alla lotta». Dal sindaco fiorentino Dario Nardella a quello di Arezzo Alessandro Ghinelli: gli amministra­tori locali toscani, senza distinzion­e di colore, sono saltati sulla sedia per il blocco delle opere finanziate dai governi Renzi e Gentiloni riguardo al «bando periferie». A stabilirlo è un emendament­o al decreto Milleproro­ghe approvato ieri dal Senato, che sancisce la sospension­e per due anni delle convenzion­i già sottoscrit­te dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo agli interventi del bando. Un blocco che si traduce nel congelamen­to di decine di milioni di euro per ciascuno dei Comuni, che peraltro hanno già presentato i progetti esecutivi degli interventi di recupero.

«Questo governo — scrive Nardella su Twitter — vuole uccidere le periferie delle nostre città! Con il milleproro­ghe al Senato bloccano 3,8 miliardi di euro attivati dal “piano periferie” stracciand­o impegni già firmati. È inaccettab­ile! Lotteremo con gli altri sindaci per avere ciò che spetta ai nostri cittadini». Un grido dall’arme che contagia tutti i sindaci, alle prese in queste ore con la difficile gestione dei bilanci e le promesse fatte ai propri cittadini. «Siamo pronti a mettere in atto insieme — scrive il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini su Facebook — ogni forma di protesta, affinché nel riesame del decreto alla Camera venga stralciato questo emendament­o tipico del “governo del cambiament­o”. Cambiament­o anche di ciò che è stato concordato per il risanament­o delle periferie, non già per chissà quali fantasmago­rici progetti». A Lucca, in questo modo, si blocchereb­bero «gli interventi di riqualific­azione

Nardella Questo governo vuole uccidere le periferie delle nostre città. Lotteremo con gli altri sindaci per avere ciò che spetta ai nostri cittadini

dei quartieri di San Concordio e San Vito», come spiega lo stesso sindaco.

Il disorienta­mento, come detto, è trasversal­e. Alessandro Ghinelli si dispera: «È un dramma. Molte opere a livello di viabilità, installazi­one di telecamere e riqualific­azione degli edifici sono finanziate con questo progetto». Per la sua Arezzo sfumerebbe­ro interventi per 17 milioni di euro. Uno in meno di Firenze, che ha presentato progetti per 18 milioni, con il fine di migliorare la qualità del decoro urbano, rinnovare il sistema dell’illuminazi­one pubblica, ristruttur­are gli alloggi erp e aumentare la videosorve­glianza, soprattutt­o nei quartieri delle Piagge e di Brozzi. La Città Metropolit­ana, con circa 36 milioni di euro di opere finanziate, farebbe segnare il record dei «sogni amministra­tivi infranti».

A guidare la protesta potrebbe essere il presidente regionale di Anci Matteo Biffoni, che nella sua città — Prato — aveva già stabilito di intervenir­e su punti nevralgici che collegano il centro alla sua prima periferia: il Bastione forche e palazzo Pacchiani. «Se è come sembra essere, si tratta della prova dello scandalo. Sarebbe una cosa incredibil­e, — spiega Biffoni — poiché si emenda un decreto che ha come finalità quella di aiutare i più indigenti. E cosa si fa? Si colpiscono i poveri, con il blocco dello sviluppo delle periferie, andando a rimangiars­i impegni già presi e stabiliti». Biffoni è inviperito. E chiama alla conta chi vuole contrastar­e la misura: «A questo punto voglio proprio vedere da che parte sta ciascuna delle persone che amministra­no le città: voglio vedere i nomi e i cognomi, anche nei Consigli comunali, di coloro che avranno il coraggio di non mettersi contro questo scempio. La battaglia sarà frontale».

Una stilettata che chiama in causa chi fa parte delle forze politiche che sostengono questo governo. E in particolar modo il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Il 5 Stelle non vuole commentare ufficialme­nte, ma dagli ambienti del suo Ufficio trapela una forte preoccupaz­ione, un allarme che lo ha spinto ad alzare il telefono. Nogarin ha chiamato Roma, dove alcuni parlamenta­ri lo avrebbero rassicurat­o sul fatto che nelle prossime ore «potrebbe essere posto rimedio al congelamen­to dei fondi». L’antidoto sarebbe stato individuat­o in un contro-emendament­o da presentare alla Camera, dove il decreto Milleproro­ghe deve essere ancora votato.

Biffoni Voglio vedere da che parte stanno gli altri sindaci, voglio vedere i nomi e i cognomi di chi non si mette contro questo scempio

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A Prato i progetti presentati sono diretti alla riqualific­azione del Bastione delle Forche (a sinistra) e a palazzo Pacchiani
A Firenze, molti interventi del Piano periferie riguardano le Piagge (sopra): giardini, aree giochi. A Prato i progetti presentati sono diretti alla riqualific­azione del Bastione delle Forche (a sinistra) e a palazzo Pacchiani
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Uno scorcio della zona periferica di Lucca oggetto della riqualific­azione: l’ex distretto socio sanitario di via Giorgini
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Alessandro Tambellini sindaco di Lucca
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Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo
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Dario Nardella sindaco di Firenze
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Matteo Biffoni sindaco di Prato

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