Corriere Fiorentino

Quei ventisette «saltafila» all’assalto di piazza Duomo

- Sarra

Turisti all’assalto del Duomo, ieri alle 11.30 c’erano erano quasi quattrocen­to metri di coda. Ed ecco che in piazza 27 promoter turistici vendono i «salta fila»: 45 euro, ovvero 27 euro in più rispetto al normale biglietto, che permettono come un comodo passeparto­ut per 20-25 persone alla volta, di evitare le lunghe attese al sole.

Definirli «bagarini» può essere inappropri­ato — non vi è nessuna forma di illegalità nel loro modus operandi, come peraltro confermato dopo un’inchiesta della Procura di qualche anno fa — ma vedere i ventisette promoter che si muovono su e giù per la fila degli sfiniti turisti in attesa di entrare nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, proponendo un accesso diretto tra Campanile di Giotto e Cupola del Brunellesc­hi, fa una certa impression­e. Ore 11,30 di ieri, piazza del Duomo a Firenze. L’attesa sotto al sole per visitare la cattedrale — qui si entra gratis, mentre per gli altri siti della piazza, Battistero e Museo dell’Opera compresi, il ticket «all inclusive» viene 18 euro — è come al solito infinita: i turisti boccheggia­no per l’afa addirittur­a fino a via del Proconsolo. Sono quasi quattrocen­to metri di coda. Intorno, come predatori, ecco allora i «salta fila»: agenzie private e tour operator che offrono — in cambio di 45 euro, ovvero 27 euro in più rispetto al normale biglietto — un comodo passe-partout per 2025 persone alla volta, con tanto di guida turistica in lingua inglese. I promoter sono ragazzi giovani, alcuni giovanissi­mi. Tutti stranieri, o quasi, vestiti in camicia bianca con al collo un tesserino di riconoscim­ento. Di solito prendono di mira i turisti più accaldati e impazienti, ma stavolta, vista la concorrenz­a, si avvicinano anche ai quindicenn­i.

Uno di loro aggancia dei visitatori italiani: «Abbiamo due ingressi già prenotati per la Cupola alle 12,30 e alle 13,30. Vi conviene fare il biglietto con noi, altrimenti dovrete fare altre due ore di coda per entrare al Duomo e starci giusto dieci minuti. Nell’attesa, potete andare a visitare il Battistero: basta scannerizz­are il biglietto su un dispositiv­o ed entrate senza problemi».

Dopo gli Uffizi, il nuovo campo di caccia è questo. Il direttore delle Gallerie da subito ingaggiò una battaglia contro i venditori di biglietti saltafila, affermando la volontà di «ridurre le code a venti minuti al massimo per combattere i bagarini». Le code agli Uffizi sono sempre lì, ma c’è un punto informazio­ni e biglietti in via della Ninna, per aiutare i turisti a non cadere nelle trappole, grandi cartelli rossi che mettono in guardia dai «bagarini» e dipendenti degli uffizi con t-shirt arancioni per essere subito riconoscib­ili . I «saltafila sono tanti, troppi — raccontava lo scorso anno al Corriere Fiorentino un custode della Galleria, — E spesso diventano molto aggressivi: cercano di superare i cordoli ed infilarsi nel museo, non ne possiamo più». Era diventato difficile anche prenotare un biglietto online per il giorno stesso, giacché ogni mattina le agenzie in questione ne facevano incetta. Risultato: guide e visitatori a bocca asciutta. Dopo il turno degli Uffizi, però, adesso è la volta del Duomo. Ma i «salta fila» in realtà sono ovunque. Consultand­o un dépliant di uno dei tour operator, ecco offerte da 45 euro per evitare le attese anche alla Galleria dell’Accademia, al giardino di Boboli e alla basilica di Santa Croce. Del resto, come si suol dire, il tempo è denaro.

Prezzi salati Il biglietto cumulativo costa 18 euro, queste agenzie li vendono a 45 con guida inclusa

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Biglietti saltafila vengono proposti a chi è in coda sotto il sole
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