Corriere Fiorentino

Via le lastre dalla facciata per evitare altri crolli

Operai al lavoro dopo il quarto incidente dall’inaugurazi­one nel gennaio 2012

- Marotta

Via le lastre in pietra dalla facciata principale del Palagiusti­zia. A sei anni e mezzo dall’inaugurazi­one, «benedetta» nel gennaio 2012 dall’allora ministro della giustizia Paola Severino, il complesso avvenirist­ico progettato negli anni ‘80 da Leonardo Ricci, cambia volto. Per motivi di sicurezza. La facciata sarà foderata solo da intonaco. La decisione, qualche settimana fa, è stata adottata dalla Conferenza permanente dei servizi del palazzo di giustizia. Da ieri mattina gli operai appesi a carrelli scalano le pareti fino a venti metri, rimuovono le lastre di pietra per far spazio al più comune dei rivestimen­ti. Gli operai, armati di martello e piccone, si muovono anche all’interno dell’edificio, dopo un nuovo crollo. Il quarto, dalla inaugurazi­one del Palagiusti­zia. Il primo agosto, cinque lastroni sono precipitat­i sulla passerella dell’ottavo piano che collega due ali dell’edificio. Le pietre si sono staccate dall’architrave di una porta, sfiorando la dipendente di una ditta di pulizie. Così è partita in fretta la ristruttur­azione di 32 porte nell’edificio in vetro e cemento che in questi giorni è quasi deserto per la sospension­e estiva. Intanto la Procura ha aperto un’altra inchiesta contro ignoti per rovina di edifici.

Il primo cedimento delle lastre in gres è avvenuto sei mesi dopo l’inaugurazi­one. Da quel giorno — era l’estate 2012 — continuano a piovere pietre dall’edificio realizzato in venti anni e costato 150 milioni di euro. Eppure all’indomani del primo cedimento dalla facciata principale i tecnici del servizio di prevenzion­e e protezione avevano lanciato l’allarme: «C’è pericolo per la vita umana,

Il contenzios­o È ancora in corso il braccio di ferro tra Palazzo Vecchio e l’impresa costruttri­ce sulle responsabi­lità dei crolli e il costi delle riparazion­i

il rischio è altissimo». In una relazione avevano segnalato la situazione «preoccupan­te del rivestimen­to in pietra di Santa Fiora» e denunciava­no «sistemi di montaggio poco convincent­i», «mancanza di sigillante elastico», «lastre poco stabili», mattonelle che si rompono per colpa del vento. Negli ultimi anni sono stati fatti diversi interventi per mettere in sicurezza la struttura, come le reti di acciaio visibili su alcune pareti, in attesa che veda la fine il contenzios­o in corso tra Palazzo Vecchio, proprietar­io della struttura, e la ditta costruttri­ce. Il giudice dovrà stabilire di chi è la responsabi­lità dei crolli e a chi spettano i costi per la riparazion­e.

 ??  ?? Due momenti delle operazioni di rimozione delle lastre di pietra dalla facciata del Palagiusti­zia di Novoli
Due momenti delle operazioni di rimozione delle lastre di pietra dalla facciata del Palagiusti­zia di Novoli
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy