Corriere Fiorentino

L’estate sui treni della Faentina? In ritardo, oppure in piedi

- G.G.

Ritardi, soppressio­ni, treni con pochi vagoni, guasti ai locomotori e bus sostitutiv­i, pendolari lasciati a piedi, che entrano al lavoro in pesante ritardo o che viaggiano in piedi perché i posti a sedere sono troppo pochi e senza aria condiziona­ta. È la triste estate della ferrovia Faentina.

Così, il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione dei Comune del Mugello, Paolo Omoboni, ha scritto alla direzione regionale delle ferrovie per denunciare una situazione diventata difficile da tollerare: «Crediamo che verso gli utenti che ogni giorno scelgono il treno per muoversi occorra più attenzione — scrive — Questi ripetuti problemi non restituisc­ono certo una buona immagine del servizio. E comportano disagi ai pendolari che lo usano per lavoro, come anche ai turisti che si spostano tra il Mugello e Firenze». Omoboni, che prima di diventare sindaco viaggiava ogni giorno tra Borgo e Firenze proprio sulla Faentina, fa riferiment­o a una nota diffusa dal comitato pendolari, che denuncia i ritardi sistematic­i: «Sono decine i treni che in poco più di un mese hanno accumulato ritardi. I due problemi più critici segnalati sono gli «inchini» — la precedenza che i regionali danno ai treni alta velocità, col risultato di lunghe attese agli incroci dello snodo fiorentino — e i guasti. Da anni, sulla Faentina dovrebbero in teoria circolare i Minuetto. Ma i pendolari continuano a testimonia­re con tanto di foto sui social che sulla linea circolano ancora i vecchi «Aln». Che risalgono agli anni ‘80.

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