Blitz della Fiorentina: c’è Edimilson per il centrocampo
A sorpresa Pantaleo Corvino è vicinissimo a chiudere per il centrocampista nazionale elvetico del West Ham Arriverà in prestito. Carlos Sanchez verso Londra
Non c’è due senza tre, dicono. E così, dopo Pjaca e Mirallas, Pantaleo Corvino è pronto a calare il tris. Del resto, che il mercato non fosse chiuso col doppio botto in attacco, s’era intuito. Alla Fiorentina mancava un centrocampista che completasse il «gioco delle coppie». Semmai era difficile immaginare che il dg si muovesse tanto in fretta. Anche perché, nel frattempo, c’era da pensare alle uscite. E invece, ecco il blitz che non t’aspetti. Un’idea improvvisa che, nel giro di qualche ora, si è trasformata in affare (praticamente) fatto. Mancano ancora pochi dettagli, per intendersi, ed Edimilson Fernandes (svizzero classe ‘96 con origine capoverdiane) sarà un giocatore viola. La formula, è sempre la stessa: prestito oneroso (per 900.000 euro) e diritto di riscatto fissato in (circa) 8 milioni.
L’operazione col West Ham è in dirittura d’arrivo e si è sviluppata parallelamente a quella che porterà Carlos Sanchez a compiere il percorso inverso. Il colombiano già ieri ha raggiunto Londra e si trasferirà agli Hammers a titolo definitivo. Di fatto Corvino, con questa trattativa, porta a casa un doppio risultato: da una parte regala a Stefano Pioli il tassello che mancava in mezzo al campo e, dall’altra, si libera di uno degli esuberi. Mica male.
Fernandes, tra l’altro, è qualcosa di più di una semplice alternativa. È un potenziale titolare. Se la giocherà con Norgaard, per il ruolo di perno del centrocampo a tre immaginato dall’allenatore, ma all’occorrenza — lo ha fatto in passato — potrà alternarsi anche con Benassi, Veretout e Gerson come interno. Alto un metro e novanta, lo svizzero fa della forza fisica la sua caratteristica principale. Sarebbe un errore, però, fermarsi a questo. Basta andarsi a guardare le sue partite. Ha corsa, senso tattico, e piedi tutt’altro che maleducati. Certo non è un regista classico e non ha particolare confidenza con il gol, ma non è questo che la Fiorentina si aspetta. Da lui, al contrario, i viola pretendono interdizione, equilibrio, protezione alla difesa e, ovviamente, sapienza nel far ripartire l’azione una volta recuperato il pallone. Qualità che Fernandes ha già dimostrato e che, prima che ci si mettessero di mezzo gli infortuni, ne avevano fatto uno dei punti di forza del West Ham e che, a soli 20 anni, lo avevano portato in Nazionale. Tre presenze, con la Svizzera, ma senza i guai fisici che l’hanno stoppato nell’ultima stagione sarebbero state molte di più.
È questa l’incognita. Il suo 2017-2018 infatti è stato caratterizzato da diversi guai alla caviglia che, di fatto, lo hanno tenuto ai box per quattro mesi. Prima tra ottobre e novembre poi, dopo essere rientrato, da dicembre a marzo. Noie che, tra l’altro, ne hanno pregiudicato una probabile convocazione per il mondiale russo. Salvo sorprese insomma, sarà lui il terzo acquisto di questo inizio agosto vissuto a cento all’ora.
Corvino ha comunque ancora parecchio lavoro da fare. Quella di Sanchez infatti non sarà l’ultima cessione. Ad oggi, il dg, ne ha completate diciassette. Comprese quelle di Baez e Schetino, che se ne vanno al Cosenza, e di Joshua Perez, destinato a tornare negli Stati Uniti. Restano da piazzare: Maxi Oliveira, Cristoforo, Saponara, Eysseric, Thereau e magari Sottil, quest’ultimo ovviamente in prestito. Mancano otto giorni alla fine del mercato e, l’affare Fernandes insegna, guai ad abbassare le antenne.