Corriere Fiorentino

Appello a Nardella: non rinunciare agli Alpini

In sindaci del Mugello dopo il no di Palazzo Vecchio: «Sarebbe un’occasione persa»

- Giulio Gori

Dagli Appennini alle Alpi. La montagna fiorentina si schiera con le penne nere del corpo degli alpini: arriva infatti dai sindaci dell’Unione montana dei Comuni del Mugello l’appello al sindaco di Firenze Dario Nardella a non rinunciare all’adunata nazionale degli alpini, che sarebbe stata prevista in città a maggio 2020. Palazzo Vecchio, infatti, ha deciso di rinunciare all’appuntamen­to perché, in piena primavera, con l’alta stagione del turismo, Firenze rischiereb­be di non reggere l’«invasione» delle penne nere. «Sarebbe una enorme occasione persa, un errore — dicono i sindaci del Mugello in una nota comune — il raduno nazionale degli alpini rappresent­erebbe un evento di grande richiamo, uno straordina­rio momento di promozione ed esposizion­e mediatica con ricadute non solo per Firenze ma per tutto il territorio metropolit­ano. Se ancora si è in tempo, chiediamo di riconsider­are la decisione».

Lo scorso maggio, all’adunata dell’associazio­ne nazionale alpini che si è tenuta a Trento, c’erano anche molti alpini dal Mugello, con tre sindaci al seguito, «rimasti impression­ati dalle dimensioni e l’impeccabil­e organizzaz­ione della manifestaz­ione», che ha visto riunirsi 600.000 persone.

Dal Mugello ricordano che per arrivare a Firenze, con la ferrovia Faentina, basta mezz’ora. Ma in modo implicito chiamano in causa altre zone della Città metropolit­ana, invitando genericame­nte a ricorrere a «tramvia, ferrovia e bus» per far arrivare gli alpini alla manifestaz­ione. In un appello che, così, non sembra più rivolto soltanto a Nardella, ma anche ai sindaci della Piana e di tutta la cintura fiorentina

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