«Farmaci, la spesa rientrerà nei limiti» Grazie ai generici
Addio farmaci griffati, via libera ai generici. La sanità toscana che, oltre alle liste d’attesa, ha il suo tallone d’Achille nell’altissima spesa farmaceutica, «per la prima volta da decenni ha invertito la tendenza ed entro il 2019 dovrebbe rientrare nei limiti di spesa previsti dalla legge». Ad annunciarlo sono state ieri l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi e il direttore generale dell’assessorato Monica Calamai: nei primi sei mesi del 2018, la spesa dei farmaci ha fatto registrare uno «storico» -4 per cento. Il 4,1% per i farmaci in convenzione (quelli prescritti dal medico e «passati» dalla sanità pubblica) e il 4% per quelli ospedalieri (il vero problema per i conti della Regione). Il primo punto del piano dell’assessorato è stato il passaggio dai farmaci di marca ai generici. La sostituzione dei medicinali su appena due principi attivi come il rituximab (leucemie) e l’etanercept (malattia autoimmuni) ha generato risparmi per 8 milioni di euro. Secondo punto, la riorganizzazione dei magazzini dei farmaci di Estar: meno scorte, in modo da contrattare sempre al ribasso i nuovi acquisti. Terzo, continue riunioni tecniche con oncologi, infettivologi, reumatologi, immunologi e psichiatri, per studiare le strategie di contenimento della spesa. «Ma senza sotto-curare nessun paziente — precisa Saccardi — Anzi, risparmiare ci consente di concentrare risorse su fronti come quello dell’eradicazione dell’epatite C».
L’assessore «Nessuno viene sotto-curato, anzi così concentriamo di più gli sforzi»