Corriere Fiorentino

Pjaca e Mirallas, sulle ali (viola) dell’entusiasmo

Il croato si presenta: «Pronto a guidare la Fiorentina» Poi il bagno di folla con l’altro neo acquisto Mirallas al viola store del Duomo: oltre duecento tifosi in coda

- Matteo Magrini

Non sarà Cristiano Ronaldo (nessuno, tranne l’originale, lo avvicina) ma l’effetto, più o meno, è quello. Attesa, speranza, timore, rassegnazi­one e poi, nonostante qualche mugugno per la formula del trasferime­nto, la gioia. Un’esplosione d’entusiasmo che, da queste parti, non si vedeva da un po’. Tu chiamalo, se vuoi, ciclone Pjaca. Basta pensare che, in meno di 48 ore, son state vendute oltre 200 magliette numero 10 e che gli abbonament­i hanno sfondato quota 15.000.

Quella di ieri è stata la sua giornata. Prima la presentazi­one poi, qualche ora più tardi, il primo contatto con i suoi nuovi tifosi. Erano più di 200, ad aspettarlo al Fiorentina Store Duomo. Nonostante una città semi deserta causa vacanze, e un caldo violento. Tutti per Marko Pjaca e, sarebbe ingeneroso non sottolinea­rlo, per Kevin Mirallas. Con tanto di antipasto di Fiorentina-Juventus. A un certo punto infatti, è passato un tifoso con la maglia «sbagliata». Immediato, e spontaneo, il «chi non salta bianconero è». Un assaggio, per il croato, di quello che sarà quando incrocerà la sua ex squadra. In realtà, lo aveva già capito in sala stampa. «Esulterai se dovessi segnare alla Juve?», gli chiedono. «Prima devo pensare a farlo, quel gol. Poi ci penserò». Magari, in questi giorni, gli spiegheran­no che, dovesse capitare, sarà meglio non tratteners­i. Anche perché non è detto che ci torni, a Torino. Certo, Marotta ha preteso il diritto di contro riscatto, ma oggi questo non conta. Non per Pjaca, almeno. «Io ora sono un giocatore della Fiorentina ed è l’unica cosa che mi interessa». Punto.

Poche parole, ma chiare. Come chiara è sempre stata la sua voglia di Fiorentina. «È stata lunga, ma io ho voluto i viola dal primo momento e non ho mai avuto il minimo dubbio». Vero. Altrimenti, oggi, sarebbe altrove. E invece eccolo qua, pronto a caricarsi sulle spalle il peso di una città che, da lui, si aspetta il massimo.

Non sarà più uno dei tanti (come alla Juve) ma la stella di una squadra che spera di stupire. «Sento questa responsabi­lità — risponde a chi gli chiede se sia spaventato dal cambio di prospettiv­a — ma sono pronto». E pazienza se aver lasciato Torino significa aver rinunciato all’idea di giocare con CR7. «Devo pensare alla mia carriera, non alla sua». Capito, che tipo? Talento, e personalit­à. Per questo Corvino si è innamorato di lui.

A proposito. Ieri il dg ha definito le cessioni di Baez (al Cosenza), di Perez (ai Los Angeles FC) e di Sanchez, al West Ham. Un’operazione, questa, slegata da quella che nelle prossime ore porterà in viola Edimilson Fernandes. L’ultimo acquisto (forse) di un mercato che, dopo mille tormenti, ha portato soprattutt­o Pjaca. E ieri, Firenze, ha iniziato a goderselo.

Il dubbio Esultare dopo un gol alla Juve? Prima devo pensare a segnarlo Poi si vedrà...

CR7

Ho rinunciato a giocare con Ronaldo ma devo pensare alla mia carriera, non alla sua

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 ??  ?? Tifosi all’assaltoI due nuovi acquisti Marko Pjaca e Kevin Mirallas ieri hanno firmato magliette, palloni e altri gadget al Fiorentina Store Duomo di fronte a una folla di oltre duecento tifosi accorsi festanti nonostante il caldo d’agosto. In meno di 48 ore sono già state vendute 200 magliette del nuovo numero 10 e gli abbonament­i hanno superato quota 15.000
Tifosi all’assaltoI due nuovi acquisti Marko Pjaca e Kevin Mirallas ieri hanno firmato magliette, palloni e altri gadget al Fiorentina Store Duomo di fronte a una folla di oltre duecento tifosi accorsi festanti nonostante il caldo d’agosto. In meno di 48 ore sono già state vendute 200 magliette del nuovo numero 10 e gli abbonament­i hanno superato quota 15.000

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