Corriere Fiorentino

DATE UN COLPO AL MEDIOEVO

- Di Alessio Gaggioli alessio.gaggioli@rcs.it

Non è tanto chi sei, ma è quello che fai, che ti qualifica. Dovrebbe essere così. Nella vita e dunque anche e anzi soprattutt­o in politica. Non tanto chi decide, ma cosa viene deciso della nostra vita e della nostra salute. Ed ecco allora che ai presidi delle scuole, ai medici, ai genitori responsabi­li e anche ai bambini più deboli (quelli immunodepr­essi che non possono vaccinarsi) non interessa affatto se il premier Giuseppe Conte ha accompagna­to il figlio a vaccinarsi. Non interessa nemmeno l’opinione personale della ministra Giulia Grillo: «I vaccini sono importanti, sono incinta, a mio figlio li farò». Parole e fatti. Che qualifican­o. Perché mentre la ministra annunciava che suo figlio sarà vaccinato, mandava a benedire l’obbligo per tutti. Formulando la ricetta dell’obbligo vaccinale «flessibile nel tempo e nello spazio» che è in realtà il bomba libera tutti, tanto atteso dai no vax e dal pensiero no vax, più o meno strisciant­e fra i Cinque Stelle. Così è il caos. Cosa succederà a settembre quando lo slittament­o della principale sanzione (l’esclusione da scuola) per i bimbi non vaccinati sarà votato alla Camera? E prima di quel voto come si comportera­nno le scuole? Ci saranno le classi ghetto per proteggere i bambini immunodepr­essi? Chissà. Un risultato intanto lo abbiamo ottenuto. Il ritorno al Medioevo. All’oscurantis­mo. Ci si ritrova a dover difendere gli scienziati dalle lapidazion­i via web, il sapere scientific­o dalle fake news che vogliono far prevalere la retorica da bar funzionale al voto in più o in meno.

Non è tanto chi sei, ma è quello che fai, che ti qualifica. Distinguia­moci allora. Prima di tutto con la chiarezza. Senza inseguire i proclami, gli annunci o gli ossimori (tipo obbligo flessibile) con cui non si governa. La Regione faccia uno scatto in avanti. Politico e concreto. La legge toscana sui vaccini c’è. È pronta. Lo hanno detto nei giorni scorsi sia l’assessore Stefania Saccardi che il presidente della commission­e sanità Stefano Scaramelli. Manca solo il voto del Consiglio regionale. Non aspettiamo la Camera e l’ufficialit­à dell’affondamen­to della legge Lorenzin sperando poi nel ricorso alla Consulta. A settembre il Consiglio regionale dia uno scossone con il via libera alla legge toscana. Sarebbe forse solo un segnale, ma dal significat­o importante. Per i nostri medici, per i nostri dirigenti scolastici e per la stragrande maggioranz­a dei toscani.

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