DATE UN COLPO AL MEDIOEVO
Non è tanto chi sei, ma è quello che fai, che ti qualifica. Dovrebbe essere così. Nella vita e dunque anche e anzi soprattutto in politica. Non tanto chi decide, ma cosa viene deciso della nostra vita e della nostra salute. Ed ecco allora che ai presidi delle scuole, ai medici, ai genitori responsabili e anche ai bambini più deboli (quelli immunodepressi che non possono vaccinarsi) non interessa affatto se il premier Giuseppe Conte ha accompagnato il figlio a vaccinarsi. Non interessa nemmeno l’opinione personale della ministra Giulia Grillo: «I vaccini sono importanti, sono incinta, a mio figlio li farò». Parole e fatti. Che qualificano. Perché mentre la ministra annunciava che suo figlio sarà vaccinato, mandava a benedire l’obbligo per tutti. Formulando la ricetta dell’obbligo vaccinale «flessibile nel tempo e nello spazio» che è in realtà il bomba libera tutti, tanto atteso dai no vax e dal pensiero no vax, più o meno strisciante fra i Cinque Stelle. Così è il caos. Cosa succederà a settembre quando lo slittamento della principale sanzione (l’esclusione da scuola) per i bimbi non vaccinati sarà votato alla Camera? E prima di quel voto come si comporteranno le scuole? Ci saranno le classi ghetto per proteggere i bambini immunodepressi? Chissà. Un risultato intanto lo abbiamo ottenuto. Il ritorno al Medioevo. All’oscurantismo. Ci si ritrova a dover difendere gli scienziati dalle lapidazioni via web, il sapere scientifico dalle fake news che vogliono far prevalere la retorica da bar funzionale al voto in più o in meno.
Non è tanto chi sei, ma è quello che fai, che ti qualifica. Distinguiamoci allora. Prima di tutto con la chiarezza. Senza inseguire i proclami, gli annunci o gli ossimori (tipo obbligo flessibile) con cui non si governa. La Regione faccia uno scatto in avanti. Politico e concreto. La legge toscana sui vaccini c’è. È pronta. Lo hanno detto nei giorni scorsi sia l’assessore Stefania Saccardi che il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli. Manca solo il voto del Consiglio regionale. Non aspettiamo la Camera e l’ufficialità dell’affondamento della legge Lorenzin sperando poi nel ricorso alla Consulta. A settembre il Consiglio regionale dia uno scossone con il via libera alla legge toscana. Sarebbe forse solo un segnale, ma dal significato importante. Per i nostri medici, per i nostri dirigenti scolastici e per la stragrande maggioranza dei toscani.