Corriere Fiorentino

Asse Duomo-Uffizi contro i «saltafila»

Opera e galleria lavorano ai biglietti nominali, ma c’è da superare l’ostacolo privacy

- Centi, Fatucchi

Gallerie degli Uffizi e Opera del Duomo stanno lavorando, assieme, per cercare una soluzione definitiva ai «saltafila», le agenzie che acquistano blocchi di biglietti e li rivendono, a prezzi maggiorati con guida, per entrare nei loro musei e spazi. L’idea è quella di prenotazio­ni solo «nominali», legate a singole persone. Ma vanno superati i limiti della normativa sulla privacy, spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

La battaglia contro i «saltafila», cioè chi propone biglietti e guide prenotate da agenzie a prezzi nettamente superiori a quelli normali, non riguarda solo l’Opera del Duomo. E per evitare le prenotazio­ni «massive» da parte delle agenzie che poi rivendono i biglietti tramite i «salta fila» a turisti spesso ignari di questa differenza di prezzo, le Gallerie degli Uffizi e l’Opera del Duomo stanno lavorando insieme per prenotazio­ni «nominali». Un’operazione difficile, dal punto di vista legislativ­o, per i limiti imposti dalla legge sulla privacy, ma le due istituzion­i culturali sperano di trovare una soluzione anche grazie alla collaboraz­ione con la Prefettura.

«Certo, è complicato», conferma Eike Schmidt. Ma il direttore degli Uffizi spiega anche che «grazie già al solo lavoro di informazio­ne e del nostro infopoint, le vendite alle nostre biglietter­ie sono salite del 70%: abbiamo tolto una bella fetta del problema». In una giornata normale, sono tra i 6 mila ed i 9 mila i visitatori degli Uffizi, le prenotazio­ni tramite agenzie sono tra alcune centinaia e mille. Ma lo step successivo è proprio l’obbligo della prenotazio­ne nominale. Il problema, in questo caso, è che già oggi potrebbero chiedere un nominativo per ogni prenotazio­ne: ma il personale all’ingresso, non essendo pubblici ufficiali, non ha il diritto di obbligare a mostrare un documento. «Ci vorrebbe una nuova legge», spiega lo stesso Schmidt. In attesa di capire se si riesce a trovare un modo per legare il biglietto ad un nome, Schmidt spiega che «lavorando con l’università dell’Aquila stiamo cercando soluzioni, con modelli copiati dagli aeroporti e dagli ospedali» per tagliare le fiele. E l’idea potrebbe essere, fino a che non sarà possibile chiedere di mostrare i documenti, «obbligare a limitare le prenotazio­ni legandole ad una singola carta di credito». Ora, l’unico limite è per ogni prenotazio­ne: «Si possono prenotare 8 biglietti per volta, per evitare di creare problemi alle famiglie». Ma senza limiti all’utilizzo della singola carta: e infatti le agenzie le prenotano, con la stessa carta, 8 per volta. La svolta del biglietto nominativo potrebbe essere alle porte: «Speriamo di averla tra mesi, non tra anni».

L’altro fronte, sempre per evitare file (all’origine del boom dei «saltafile») è quello di spalmare i visitatori, nell’anno e nel corso della giornata, con una politica dei prezzi, differenzi­ati: più bassi in bassa stagione e negli orari meno frequentat­i (la mattina presto), più alti in alta stagione e nei momenti di affollamen­to. Ma in realtà, la chiave di volta sarebbe la tecnologia: c’erano già finanziame­nti per sviluppare un’app in questo senso, da parte del ministero.

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