«Cupola esaurita» Ma in piazza spunta il biglietto
«La prima data disponibile per visitare la Cupola è il 16 agosto». E invece no: in due ore, tra le 14 e le 16 di ieri, un biglietto per salire i 463 gradini della maestosa opera di Brunelleschi, Rashid lo trova. L’avviso sul sito dell’Opera del Duomo che informa del sold out della Cupola viene smentito in poche ore. Rachid è uno dei tanti «saltafila» arruolati dalle agenzie turistiche che stazionano fuori dal Duomo e che — ufficialmente — vende visite all’interno della Cattedrale. Alle 14 il prezzo è 45 euro (a fronte dei 18 ufficiali che si Pagano sul sito dell’Opera), saltando la fila, e con la guida, perché a suo dire, «si entra solo con la guida turistica». «Non si possono comprare biglietti senza il tour», dicono. Rashid e i suoi colleghi non sono guide, hanno il badge al collo — tutti uguali, con cordoncini colorati in base all’agenzia di appartenenza — ma non è il tesserino ufficiale, perché fanno solo la «promozione». Una specie di ‘uomo sandwich’ evoluto, ben vestito, che si presenta bene. Sono quasi tutti ragazzi stranieri, carnagione scura e accenti diversi, parlano tante lingue. Alla Galleria dell’Accademia è la stessa storia, c’è la coda e ci sono i «promoter», c’è anche la polizia municipale, ma loro, tranquillamente davanti alla pattuglia, avvicinano i turisti, e le agenti li fermano per chiedere cosa fanno. I ragazzi rispondono cortesemente che «fanno solo pubblicità ai tour». Ma qui i cordoncini sono diversi, di un altro colore. Uno di loro spiega che «c’è un contratto, ci possiamo stare solo noi qui». Così al Duomo comanda un colore, all’Accademia un altro. E dopo un paio d’ore, alle 15,30, Rashid il biglietto lo fa pagare 25 euro, «perché me ne è rimasto uno solo». Se l’ignaro turista è convinto che la Cupola del sia sold out fino al 16 agosto, si sbaglia di grosso, e con un po’ di pazienza può riuscire anche a pagare una cifra quasi abbordabile.