Il bimbo scende e il tram se ne va. Coi genitori sopra
Le porte si sono chiuse troppo presto, il padre è poi tornato alle Cascine e ha ritrovato il figlio
È il terrore di ogni genitore. Vedersi sparire davanti agli occhi il proprio figlio. Sapere di non poter far nulla, che sia per un secondo o un minuto. Oppure, per il tempo di un passaggio da una fermata all’altra della tramvia. È quello che è successo ieri mattina su un Sirio: ma a far scomparire il figlio, sono state le porte del tram, chiuse e con il mezzo che è partito subito, lasciando sconvolto il padre di due bambini. La storia è rimbalzata sui social, ma è almeno a lieto fine.
Come raccontano sul sito «Sei di Firenze se», la scena ha coinvolto tutti i passeggeri del vagone. Il padre, statunitense, stava viaggiando dal centro verso Scandicci quando, alla fermata Cascine, uno dei due figli tra i 6 e gli 8 anni, racconta Sara Gazzini, scende tra le altre persone: «Scende il maschietto. Il papà che prende la bimba per mano non riesce. Perché le porte si chiudono, subito. Maledetta fretta».
Il padre, sceso alla fermata successiva, è poi tornato alle Cascine ritrovando il figlio. Ma dopo la segnalazione sono partite le verifiche nell’azienda che ha visionato anche i filmati del circuito interno.
Sicuramente, l’autista del Sirio non ha potuto accorgersi del bambino: è sceso insieme alle altre persone.
Le procedure, spiegano da Gest, prevedono che in casi del genere l’autista però chiami immediatamente la sala radio e questa avverta l’autista del primo mezzo che sopraggiunge dietro, che deve scendere e verificare se il bimbo è ancora là, e prestare attenzioDue ne.
Un passaggio, questo, che non è stato rispettato dall’autista. Ma chi era presente alla scena fa notare che l’autista sarebbe partito nonostante le rumorose segnalazioni del padre e di diversi altri passeggieri, a porte chiuse ma con il mezzo non ancora in movimento. Al dipendente arriverà un richiamo: ma pare non ce ne sia bisogno. Il giovane autista, subito sentito dai suoi superiori, appena assunto, era sinceramente dispiaciuto di quanto accaduto, quando gli è stato contestato il fatto.
L’azienda
L’autista, assunto da poco, dopo un richiamo dei superiori si è detto dispiaciuto