Corriere Fiorentino

Finiti i cantieri da oggi torna in funzione l’occhio elettronic­o

Accordo tra Comune, Opera Medicea e Città Metropolit­ana: presidio dei vigili e telecamere

- Giulio Gori

Più vigili al mercato, videosorve­glianza, illuminazi­one al led, metal detector. Il rione di San Lorenzo, con un accordo tra Comune, Città metropolit­ana e Opera Medicea Laurenzian­a, vara un piano per la sicurezza. Il «patto per San Lorenzo viva» è stato firmato ieri nella sala Donatello della basilica dal sindaco Dario Nardella e dal presidente dell’Opera Paolo Padoin.

Ad oggi, i vigili che durante il giorno gravitano attorno ai banchi degli ambulanti sono otto, quattro in divisa e quattro in borghese (destinati all’anti-abusivismo). Da settembre, il centro storico guadagnerà altri 16 agenti e spetterà al capo della polizia municipale, Alessandro Casale, stabilire quanti di loro saranno destinati alla sicurezza di San Lorenzo con «un presidio nel mercato che faccia una continua attività di contrasto all’attività dei venditori abusivi», dice Nardella, che annuncia che con le telecamere di videosorve­glianza il rione sarà controllat­o 24 ore al giorno tramite remoto. Periodicam­ente ci saranno poi controlli su negozi e attività ricettive. Prevista anche «un’integrazio­ne del sistema di illuminazi­one di tutti i vicoli e le stradine di questa parte del quartiere».

Da parte sua, l’Opera Medicea Laurenzian­a, grazie a un finanziame­nto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, installerà nuove telecamere attorno alla basilica. Padoin spiega che sarà anche installato un metal-detector ad arco all’ingresso del chiostro, che farà da nuova entrata della chiesa. A dare il placet al patto, in sala Donatello, anche il neo prefetto Laura Lega.

Ultimo punto, la cultura, con iniziative congiunte tra l’Opera e Palazzo Medici Riccardi. Del resto, monsignor Marco Domenico Viola, priore della basilica, ha deciso di rimodellar­e le funzioni del complesso per mettere nuove stanze a disposizio­ne di iniziative. San Lorenzo diventa per Nardella, il «quartiere Mediceo», tanto più che il 2019 sarà il 500° anniversar­io della nascita di Cosimo I e di Caterina dei Medici.

Qualcosa si muove anche sul fronte Sant’Orsola: dopo l’annuncio che la Città metropolit­ana si farà carico della ristruttur­azione del tetto e delle facciate dell’ex monastero, il sindaco avrebbe già iniziato a trattare con un investitor­e privato, anche se sul nome c’è totale riserbo. I residenti del Sant’Orsola Project però polemizzan­o: «No a operazioni maquillage: un rifaciment­o delle facciate sganciato da un progetto di recupero rischia di rappresent­are uno spreco di risorse pubbliche. La lotta al degrado sarà vinta solo riaprendo la struttura per il riuso dei residenti». Una piccola polemica spunta anche tra i banchi degli ambulanti, in piazza del Mercato Centrale, il fontanello da dieci giorni non dà più acqua. «Abbiamo già sollecitat­o tre volte le istituzion­i — dicono i bancarella­i — Cosa aspettano a ripararlo, che sia passato agosto?».

 Il sindaco

La presenza degli agenti garantirà una continua attività di contrasto all’attività dei venditori abusivi

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L’assessore alla sicurezza Gianassi
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Il presidente dell’Opera Medicea Padoin

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