Corriere Fiorentino

L’estate degli ombrelloni deserti

In Toscana borghi e città d’arte crescono, ma gli ombrelloni sono vuoti. E la Romagna fa boom

- Marzio Fatucchi (ha collaborat­o Alfredo Faetti )

È l’estate degli ombrelloni vuoti. In una regione in cui città d’arte, borghi, agriturism­o e montagna vedono solo statistich­e con il segno più, gli operatori del settore balneare solo a ferragosto tirano un sospiro di sollievo. Perché sullo coste toscane ci sono stati cali fino al 20 per cento. Dalla Versilia alla Maremma, la scena è stata quella di bagni semivuoti, e non soltanto durante la settimana. Mentre a Firenze e Pisa (dati del ministero) i visitatori fin da aprile aumentavan­o dell’8,6%, sulla costa si faticava.

L’allarme è arrivato dalla prima ricerca del Centro studi turistici di Confeserce­nti. «Certo, ha pesato il meteo», mette le mani avanti Nico Gronchi, presidente toscano dell’associazio­ne di categoria. Ma è anche lui a capire che qualcosa non va, e va cercato nell’offerta turistica della costa, dove qualcuno, forse, si è un po’ troppo adagiato sugli allori. Perché il quadro del mercato turistico è noto: la tendenza mondiale, e quella italiana, è costanteme­nte in aumento. E quando il mercato sale, che bisogno c’è di investire, se basta raccoglier­e quello che viene? Il bisogno invece è lampante, visto che sulle spiagge il segno negativo c’è stato, e nessuno se lo aspettava. Va bene il meteo, ma cosa altro ha pesato? È un problema di servizi? Di promozione? Perché negli stessi mesi la riviera romagnola ha fatto invece il boom, con un mare — nessuno si offenda offesa — che non ha confronto con quello toscano.

«Sicurament­e, paragonare costa tirrenica e adriatica è sbagliato: lì hanno fatto dei servizi aggiuntivi un must, proprio perché hanno un mare meno godibile — risponde Gronchi — nella nostra regione inoltre abbiamo tante coste diverse, nel suo insieme è sicurament­e più bella è vivibile. Il problema, a mio parere, è che la Toscana non ha mai fatto gli investimen­ti necessari su strutture e servizi al turista. Questo è il tema: far ripartire gli investimen­ti. Qualcosa a Pisa si è mosso, grazie alla Regione. La rendita è finita anche in Toscana». Gronchi lancia un allarme «rispetto a quelli che io considero al momento “scricchiol­ii”, in un contesto di un turismo, come quello toscano, che ha tante facce positive. Ma non è possibile che basti una stagione con tempo più instabile per registrare questa diminuzion­e». Un colpo importante, però, in alcune zone, c’è effettivam­ente stato, come racconta Pier Francesco Pardini, il presidente del Sib, sindacato balneari di Confcommer­cio per le province di Lucca e Massa Carrara: «I dati in nostro possesso — afferma — parlano di un calo di presenze quest’anno attorno al 20 per cento rispetto all’anno scorso. Un calo generalizz­ato, che investe sia la Versilia che la costa apuana. Oggi (ieri per chi legge, ndr) più che il sabato prima di Ferragosto, sembra un normale sabato di giugno». Ma perché questo calo? «I problemi ambientali ad esempio, come i divieti di balneazion­e degli anni scorsi e i frequenti accumuli di lavarone in diverse zone, che creano cattivi odori e che gli enti non si attivano per rimuoverli prontament­e. Ma credo che manchi una visione, una promozione turistica efficace che valorizzi il territorio nel suo insieme, dal mare alla cave di marmo delle Apuane, fino ai vari percorsi in mezzo la natura da fare in bici. Ognuno pensa al suo orticello e questo penalizza tutti». Ma non è un problema di prezzi? Secondo Pardini no, «il nostro è un territorio che offre un ampio ventaglio di offerte». Sulle offerte no, ma sul costo dei servizi è quello il problema, secondo Fabrizio Lotti, presidente regionale Fiba e presidente del Consorzio Balneari Costa Est (Maremma e non solo): «È inutile pagare un biglietto aereo Stoccolma-Pisa 30 euro se poi da Pisa all’Isola d’Elba ne paghi 500». Ma inutile rincorre la costiera romagnola«meglio valorizzar­e le nostre caratteris­tiche, come nel caso della zona sud della Toscana». Anche se basta un confronto (tre notti, dal 20 agosto) tra Rimini e Viareggio, per vedere che la differenza c’è: fin dal prezzo più basso, per due persone, si paga il doppio.

 ??  ?? Torre del Lago, sabato 11 agosto: sotto gli ombrelloni non c’è nessuno
Torre del Lago, sabato 11 agosto: sotto gli ombrelloni non c’è nessuno
 ??  ?? Fabrizio Lotti, balneari Costa est
Fabrizio Lotti, balneari Costa est
 ??  ?? Nico Gronchi, Confeserce­nti Toscana
Nico Gronchi, Confeserce­nti Toscana
 ??  ?? Pier Francesco Pardini, balneari Confcommer­cio
Pier Francesco Pardini, balneari Confcommer­cio

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