Corriere Fiorentino

Lirica ad alta quota (si canta sull’Appennino)

Da aggi al 25 agosto eventi e concerti sia sul versante toscano e che quello emiliano La partenza nell’Aia grande di Piteglio con il tenore Secco e il baritono Meoni L’ideatore Angelo Gabrielli: «Facciamo cultura puntando sulle nuove generazion­i »

- Di Valeria Ronzani

Da un lato all’altro dell’Appennino tosco-emiliano, ecco l’invasione, su e giù per cento chilometri di percorso, della lirica in queste terre schiette e montagnose. Dal 17 al 25 agosto si susseguira­nno spettacoli, eventi, concerti, di ugole d’oro impegnate a far risuonare le note del bel canto in luoghi non troppo abituati a certe armonie. Appennino Incanto è un festival itinerante, fra Toscana ed Emilia, che giunge quest’anno alla nona edizione. Ideato e diretto da Angelo Gabrielli, che recentemen­te ha aggiunto alle abituali attività di agente, organizzat­ore, docente, quella di direttore d’orchestra, la manifestaz­ione ruoterà intorno ai monti Appennino e Cimone, partendo per la prima volta dal versante toscano.

Il primo appuntamen­to venerdì 17 agosto con la «Cena lirica» nell’Aia grande di Piteglio. Protagonis­ti il tenore Stefano Secco, uno abituato a calcare i palcosceni­ci dei maggiori teatri internazio­nali più che le aie, così come il baritono Giovanni Meoni. Insieme a loro giovani interpreti selezionat­i da Gabrielli nell’ambito del corso di perfeziona­mento che come ogni anno connota il festival. Su sei giorni, dal 16 agosto in poi. Ad accompagna­rli al pianoforte Gaetano Costa e Francesco Massimi. Ospitati fra Piteglio in Toscana e l’Hotel San Marco nel comune di Sestola. toccherà proprio ai giovani corsisti, il 22 agosto, chiudere gli appuntamen­ti lirici del cartellone con l’«Elisir d’amore» di Gaetano Donizetti.

Alle 21 nella piazza Corsini a Fanano. Con loro la titolata presenza di un nome celebre come quello del baritono Nicola Alaimo. L’orchestra «I musici di Parma», abituale ospite del festival, sarà diretta da Gabrielli. Ma prima ci saranno stati altri appuntamen­ti.

Innanzitut­to sul versante toscano, dove il 18 agosto a Gavinana (teatro della celebre omonima battaglia fra le truppe della Repubblica fiorentina guidata da Francesco Ferrucci e quelle di Carlo V, che aveva messo sotto assedio la città) si terrà un concerto di voce e organo del soprano Paola Valentina Molinari, conosciuta interprete del repertorio barocco, e dell’organista Roberto Loreggian. Il tutto nella Chiesa di Santa Maria Assunta, dove è custodito il Grand’organo di Gavinana, un vero monumento che conta più di duemila canne.

Domenica 19 San Marcello Pistoiese ospiterà per la prima volta nella storia del festival il Gran Concerto lirico, dove le voci della master class si troveranno affiancate da Stefano Secco e Giovanni Meoni. L’orchestra è quella dei Musici di Parma, direttore Angelo

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Da sapereIl primo appuntamen­to della kermesse è stasera alle 21 nell’Aia Grande di Piteglio, con star internazio­nali della lirica come il tenore Stefano Secco, il baritono Giovanni Meoni, e il direttore Angelo Gabrielli che si cimenteran­no in alcuni classici del repertorio belcantist­ico, accompagna­ti al pianoforte da Gaetano Costa e Francesco Massimi

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